IV.
NORME PER LA VITA DI CASERMA
Premessa.
La caserma è la casa del soldato: spoglia di tutto quanto è superfluo e incline alla vita comoda, deve oflrire al soldato quel benessere materiale e morale che ne allieta l'animo e agevola così la preparazione guerriera.
Bene organizzata è indubbiamente mezzo efficacissimo per la formazione spirituale e tecnica del soldato.
Campi estivi e invernali devono costituire l'ambiente applicativo di quello formativo della caserma-
In caserma deve aleggiare appieno l'aria della Vittoria e del Regime che la Vittoria ha valorizzato.
L'orgoglio e le gesta gloriose dell'arma e del reggimento, il culto per i caduti della guerra e della causa nazionale, l'esaltazione dei condottieri che ci guidarono alla Vittoria, la devozione profonda al Re vittorioso e alla Sua Augusta Casa, la fede illimitata nel Duce della nuova grande Italia, sono tutti elementi di alto valore nell'opera educativa che ogni comandante svolge nella caserma.
Canti e inni patriottici e guerrieri devono costituire elemento importante noli' educazione del soldato.
La caserma accoglie anche i premilitari, cioè i giovani che le organizzazioni del Regime inquadrano e che un giorno saranno soldati del reggimento che li ospita; nonché i postmilitari, cioè gli anziani che , un tempo vissero la vita del reggimento.
La caserma è perciò fattore poderoso di fusione tra premilitari, militari e postmilitari, tra ufficiali in servizio permanente effettivo e ufficiali in congedo.