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provvedono al versamento delle cartucce e giustificano l'eventuale consumo;
riferiscono verbalmente al coniando del reggimento i soli avvenimenti eccezionali.
ritirata e silenzio
4). La ritirata, viene suonata dal trombettiere di guardia alla caserma, all'ora stabilita. Risulta più efficace e suggestiva se eseguita da tutti itrombettieri riuniti (meglio dalla fanfara reggimentale), in una delle piazze vicinioni piii frequentate; in tal caso, il segnale della ritirata può essere preceduto dal suono di marce vivaci e guerriere, atte a richiamare l'interessamento della popolazione civile.
Al segnale della ritirata devono rientrare in caserma i sergenti e i militari di truppa, tranne quelli provvisti di speciale permesso.
42. 11 permesso, generalmente serale, eccezionalmente diurno, viene concesso come premio a coloro che si distinguono per buona condotta e rendimento in servizio. La concessione è contenuta nei limiti di numero e di tempo fissati dal comandante del reggimento.
Nel permesso è sempre indicata l'ora in cui deve ritirarsi chi ne beneficia.
11 permesso può essere concesso:
dal comandante di battaglione, per i sergenti maggiori e i sergenti;
dal comandante di compagnia, per i militari di truppa; però il permesso per recarsi fuori presidio dev'essere controfirmato dal comandante del battaglione.
L'elenco dei permessi concessi dev'essere consegnato all'ufficiale di picchetto, a cura dei comandanti che li hanno rilasciati.
43. I marescialli hanno facoltà di rimanere fuori dalla caserma in tutte le ore libere dal servizio.
I sergenti maggiori celibi, o senza famiglia a carico, alloggiati in caserma, sono normalmente autorizzati a rientrare in caserma due ore dopo la ritirata serale.
44. Un quarto d'ora dopo il segnale della ritirata serale: