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   perate come acque potabili. Esse vanno sempre attinte a monte degli abitati.
   Nei casi dubbi, l'uso potabile dell'acqua del fiume sarà ammesso solo dopo che se ne sia debitamente accertata l'autodepurazione.
   L'acqua piovana è buona, purché giunga direttamente alle cisterne e queste siano bene costruite e ben protette da ogni causa di inquinamento esterno. Essa pecca però della sua mineralizzazione la quale ò sempre insufficiente, e qualche volta ha sapore sgradito dovuto ad ammoniaca o a sostanze organiche sospese o sciolte.
   Un mezzo sicuro per purificare l'acqua e renderla salubre è quella di farla bollire. La bollitura è particolarmente da consigliarsi, quando dominano epidemie di colera, di febbre tifoide, di dissenteria. La bollitura può farsi in comuni utensili da cucina, come bidoni, marmitte, ecc. ben puliti, avendo cura poi che l'acqua bollita e lasciata raffreddare, sia successivamente arcata con la sbattitura, affinchè non riesca pesante allo stomaco.
   Avendone la possibilità l'acqua si può rendere potabile ricorrendo alla depurazione (meccanica fìsica, e chimica) che, richiedendo speciali apparecchi e sostanze medicinali, è di competenza delle autorità sanitarie militari.
   Quando si debba conservare dell'acqua potabile per qualche tempo, si avrà cura di non metterla in vasi di piombo, ma bensì in vasi di vetro, di terra cotta non verniciata, di latta o di lamiera di ferro. Potranno servire anche i vasi di legno compatto, ma questi esigono più diligente ripulitura. L'acqua potabile va conservata a contatto con l'aria, ma riparata dal pulviscolo atmosferico a mezzo di adatta copertura.
   I recipienti saranno ogni giorno diligentemente puliti.
   Vino, caffè, bevande aleooliche. — Le bevande che concorrono, oltre l'acqua, all'alimentazione del soldato sono il vino e il caffè; queste ultime, in dosi moderate stimolano le attività digerenti e il sistema nervoso, attenuando la sensazione di fatica.
   Esse saranno utili se usate con moderazione, specialmente durante le marce, nei bivacchi, ecc.
   In circostanze speciali ed eccezionali potranno essere somministrati degli alcoolici come anice, co-