In caso d'incontro col nemico in forza, l'avanguardia deve assicurare al grosso il tempo e lo spazio per passare dalla formazione di marcia allo schieramento.
Nell'avanguardia di una colonna in marcia — di forza mai superiore ad 1/3 della colonna — di massima: a) precedono, ad una distanza di 2-3 km. gli esploratori di fanteria cui spetta di segnalare la presenza del nemico: b) seguono: punte di sicurezza, testa di avanguardia, grosso di avanguardia (con batterie di accompagnamento in coda).
Le punte di sicurezza della forza di almeno un plotone ciascuna (con pezzi anticarro ed eventualmente sostenute da carri d'assalto), sono spinte sull'itinerario delle colonne e su itinerari paralleli.
Esse distaccano sulla fronte e sui fianchi, a distanza di voce, pattuglie di sicurezza costituite, di massima, da gruppi pattugliatori o fucilieri.
Ciascuna punta deve provvedere: a perlustrare il terreno lungo e a cavallo della sua direzione di marcia; a tenere il collegamento colla punta di sicurezza che muove alla sua destra; ad assicurarsi che funzioni il collegamento con quella di sinistra e con la testa d'avanguardia.
Incontrando l'avversario ne informa subito il comandante della testa d'avanguardia e se si tratta di elementi facilmente eliminabili li attacca e prosegue oltre; se invece sono elementi consistenti, prende il contatto e li obbliga a spiegarsi ed impegnarsi.
Sulle distanze fra i diversi elementi, non si possono dare numeri fissi. Dipendono dal terreno, dalla situazione, dal nemico. Occorre però che esse rispondano ai seguenti concetti:
--tra punte e testa di avanguardia e fra questa
e grosso, distanza tale da salvaguardare rispettivamente testa e grosso dal tiro improvviso di mitragliatrici.
— tra grosso d'avanguardia e grosso delle truppe, distanza tale da salvaguardare quest'ultimo dal tiro dell'artiglieria leggera.
Allorché si compiono marce di notte le distanze vengono ridotte.
In montagna le distanze variano a seconda della configurazione del terreno.