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campanella al gancio del cinturino, viene impugnato dalla mano sinistra con il pollice sul piatto e tenuto inclinato avanti verso terra, con la concavità rivolta alla coscia sinistra; il braccio sinistro naturalmente
disteso;
b) nella posizione di riposo la sciabola rimane impugnata nella mano destra nel modo e nella posizione che risultino più comodi ma non pericolosi per i vicini; il fodero continua ad essere impugnato con la mano sinistra, oppure lasciato pendere naturalmente al gancio del pendaglio;
e) nella marcia, la sciabola ed il fodero sono tenuti come nella posizione di attenti e le braccia assecondano il movimento del corpo.
Gli ufficiali e i sottufficiali con la sciabola inguai-uata nella posizione di attenti la impugnano con la mano sinistra all'altezza della seconda campanella in guisa che il fodero risulti di piatto, dito pollice disteso sopra la fascetta, taglio a sinistra in modo che l'elsa stia dietro l'avambraccio e la cresta ad un palmo circa dal suolo; nella posizione di riposo possono appoggiare la sciabola a terra o tenerla con l'elsa appoggiata all'avambraccio sinistro; nella marcia essa viene tenuta come nella posizione di attenti e le braccia assecondano i movimenti del corpo.
49. Saluto dei reparti senz'arma. — Il saluto:
a) da fermo: Viene eseguito al comando:
attenti.
Il solo comandante della unità saluta il superiore al quale si rendono gli onori. I comandanti in sottordine e la truppa rimangono nella posizione di
attenti.
Se il superiore al quale si rendono gli onori, percorre la fronte dell'unità, i comandanti di reparto salutano allorché il superiore è giunto a sei passi di distanza, e restano nella posizione di saluto sino a tanto che il superiore non li abbia oltrepassati di un passo.
Quando i militari del reparto sono a capo scoperto eseguono il saluto romano, dalla posizione di
attenti, al comando:
saluto, dato Orti comandante.