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Al comando:
in -posizione, ritornano di scatto nella posizione di attenti.
Il comandante del reparto, se è a capo scoperto, esegue anch'egli il saluto romano; se è a capo coperto, saluta portando la mano alla visiera.
6) in marcia: Viene eseguito al comando: attenti o-destr (o sinistr), impartito in modo che il comando di esecuzione sia pronunciato quando la testa del reparto è giunta a sei passi di distanza dal superiore cui si rende il saluto.
Tutti volgono con vivacità la testa dalla parte del superiore. I comandanti di reparto salutano portando la mano destra alla visiera o alla tesa del copricapo, ovvero eseguono il saluto romano se a capo scoperto. Il capo fila di destra (o sinistra) essendo guida non rende onori. Gli uomini cessano dal saluto e rimettono la testa di fronte dopo che il superiore è stato oltrepassato di tre passi.
L'attenti a destr (o sinistr) nella formazione in linea di fianco di unità superiori al plotone viene dato dai comandanti di plotone e dopo che il comandante della compagnia (o dell'unità superiore) avrà dato il comando:
dal plotone di testa attenti a destr (o sinistr).
Nelle formazioni affiancate il comando di attenti a destr (o sinistr) è dato soltanto dal comandante della compagnia (o dell'unità superiore), ed i comandanti in sottórdine si regolano come la truppa.
50. Saluto dei reparti con le armi. —- Il saluto: a) da fermo: Viene eseguito sempre con la baionetta inastata all'arma, al comando: presentat'-arh.
Gli ufficiali che hanno la sciabola sguainata salutano in due tempi: 1° tempo: Portano il braccio destro teso in alto in modo che la sciabola venga a risultare sulla verticale dell'occhio destro, taglio a sinistra, quindi lo abbassano, sempre tenendo la sciabola verticale, fino a che il pugno venga a risultare all'altezza della mammella destra; 2° tempo: Stendono in basso, con vivacità ed energia, il braccio destro in modo che la sciabola risulti inclinata, con la punta a cm. 10 da terra, la lama obliquamente