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3. Il comandante della squadra è il naturale istruttore del suo reparto; durante l'istruzione egli si sposta ove meglio può vedere e comandare i suoi uomini. Esige che gli uomini osservino il silenzio; egli stesso fa uso di cenni più che di comandi, e questi dà a voce bassa.
4. Cambiamenti di intervalli e di formazioni si eseguono in movimento; quando però la squadra si trova al coperto essi possono anche essere compiuti da fermi.
Nelle formazioni per il combattimento, la squadra inizia ed arresta la marcia o cambia andatura ai comandi di:
avanti,
alt, .
di corsa, di passo.
Durante i movimenti il fucile o moschetto è portato a bilanc,arm. Nelle soste, sieno esse brevi o lunghe, tutti devono fare fronte all'avversario (che deve sempre essere segnato o rappresentato) e prendere immediatamente la posizione che, pur consentendo di far uso dell'arma, meglio li defili alla vista del nemico.
5. L'istruttore previene e corregge la tendenza degli uomini a serrarsi gli uni agli altri, abituando ciascuno a scegliere avanti a sè due punti nella direzione di marcia, ed a procedere in modo da vederli sempre allineati. Tiene alle ali gli uomini meglio capaci a conservare la direzione. Dna volta che i soldati abbiano imparato a muovere senza stringere gli intervalli, insegna a ciascuno a scegliere avanti a sè durante la marcia, successivi appostamenti ove arrestarsi qualora venga dato il comando
alt,
ed a riprendere di nuovo il movimento nella direzione primitiva, al comando avanti.
6. Ottenuto ciò, l'istruttore comincia ad esigere che gli uomini muovano e si riparino senza disturbare i vicini.