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Manuale di Regolamenti
(Regolamento di disciplina militare - Ginnastica militare - Addestramento tattico e tecnico)

pagine 725



Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   mento coi reparti laterali. Contro ciascun ostacolo che si oppone al suo progresso essa ripete, approssimativamente, l'azione già compiuta per conquistare il primo obicttivo, ma, meno potendo contare sull'aiuto dei reparti contermini, deve maggiormente provvedere alla propria sicurezza. Penserà il comandante di plotone a sostenerla ed a sfruttarne l'azione.
   29. Quando l'attacco avviene col concorso dei carri armati, la squadra segue l'azione di quello fra essi che opera sul suo fronte, a distanza tale però, da non venire colpita dai tiri diretti contro lo stesso, ma sempre in condizioni di poterne sfruttare tempestivamente il successo. La squadra non costituisce scorta vera e propria al carro, ma deve, ogni volta occorra, concorrere alla sua difesa, agendo specialmente contro quelle offese vicine che tentassero di arrestarne l'azione.
   30. Nello svolgimento progressivo dell' addestramento, l'istruttore deve rappresentare i casi più comuni di azione in cui può trovarsi la squadra in tale fase e cioè: a) l'attacco di un gruppo fucilieri fermo od in movimento; b) l'attacco di un'arma automatica appostata in terreno libero o protetta da lavori in terra; c) l'attacco di un lanciabombe, di un pezzo isolato, di un carro armato arrestato, di un tratto di trincea, di un ricovero, ecc.; mettend) in evidenza, caso per caso, la direzione più conveniente per portare tale attacco così da evitare che il nemico possa sviluppare la massa del suo fuoco sulla squadra. Egli deve inoltre; insegnare come, non appena il nemico, comunque sottoposto a tiro di accompagnamento e di appoggio, cessa di far fuoco sulla squadra, occorre che questa guadagni il più possibile terreno; spiegare come, durante le soste alquanto prolungate, la squadra debba predisporsi alla resistenza, avvalendosi degli attrezzi leggeri per sistemare rapidamente il terreno, pronta però a scattare nuovamente in avanti o ad opporsi ad un contrassalto nemico.
   Difesa. — 31. Principio fondamentale della difesa consiste, anche per la squadra, nel valorizzare terreno e fuoco allo scopo di resistere in pochi contro molti: avvalendosi del primo, per