Stai consultando: 'Manuale di Regolamenti (Regolamento di disciplina militare - Ginnastica militare - Addestramento tattico e tecnico)'

   

Pagina (684/731)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina      Pagina


Pagina (684/731)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina




Manuale di Regolamenti
(Regolamento di disciplina militare - Ginnastica militare - Addestramento tattico e tecnico)

pagine 725



Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

Aderisci al progetto!

   
[Progetto OCR]


[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   — 684 --
   schia, ognuno serra addosso ad un avversario e non desiste dalla lotta sino a quando non sia riuscito ad atterrarlo.
   27. Conquistato il primo oDiextivo, ii comandante di plotone riordina le sue squadre al di là di questo, e qualora, in conseguenza delle perdite subite ciò sia necessario, ne riduce il numero, indi impartisce rapidamente gli ordini per la prosecuzione dell'attacco. Qualora debba invece sostare, sia per ordine superiore, sia in conseguenza della prevalente reazione nemica, il comandante di plotone fa assumere al suo reparto atteggiamento difensivo e se i reparti vicini proseguono nell'attacco, cerca col proprio fuoco di agevolarne l'azione. Prolungandosi la sosta fa migliorare gli appostamenti e presi accordi coi comandanti dei plotoni vicini, dispone per il recìproco fiancheggiamento.
   28. La prosecuzione dell'attacco si svolge in genere, per il plotone, in condizioni alquando diverse dalla precedenti, sia, per lo maggiori difficoltà che le armi di accompagnamento incontrano per continuare nella loro azione, sia, e più ancora, per la precarietà ed irregolarità del collegamento tattico fra i reparti avanzati. Essa pertanto richiede nei suoi esecutori prontezza d'intuito e di decsione, volontà ferma, audacia massima; criterio fondamentale da seguire: portarsi arditamente avanti, così da sfruttare l'azione del fuoco di accompagnamento spostato su nuovi obiettivi, ed obbligare l'avversario a far fronte alla diretta minaccia, disorganizzando i suoi tiri preparati.
   29. Possibili reazioni sul fianco ed eventualmente sul tergo, non devono diminuire l'impeto del
   * plotone, solo proteso verso il suo nuovo obiettivo; ad eliminare tali minaccio debbono provvedere i reparti che seguono.
   30. Contro un nemico che abbia avuto tempo e modo di sistemare il terreno a difesa, di norma il plotone attacca con un fronte meno ampio.
   Il comandante del plotone, durante la sosta sulla base di partenza per l'attacco, deve: esaminare attentamente il terreno d'azione del suo reparto; individuare, sulla base delle indicazioni ricevute, i tratti nei quali è prevista l'apertura di varchi nelle difese passive nemiche; definire, sulla base delle azioni