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Manuale di Regolamenti
(Regolamento di disciplina militare - Ginnastica militare - Addestramento tattico e tecnico)

pagine 725



Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   facilmente eliminabili, attaccarli senz'altro e proseguire; se si tratta di elementi consistenti, prendere e conservare il contatto con essi, obbligandoli a spiegarsi e ad impegnarsi, ed informare subito il comandante della testa o del grosso dello scaglione di sicurezza.
   35. Per addestrare il plotone all'azione offensiva occorre sempre: rappresentare o segnare il nemico in situazioni varie (fermo od in movimento -in terreno libero - o sistemato a difesa - dotato, o meno, di armi di accompagnamento di tipo vario -ecc.); rappresentarne il fuoco.
   36. All'inizio di ciascun esercizio il comandante di plotone deve: precisare situazione del nemico (osservatori - direzione del tiro) e propria; fissare il compito del flotone; indicare l'obiettivo d'attacco; stabilire la direzione di movimento (riferita a precise indicazioni topografiche); segnare, se inquadrato, i plotoni laterali.
   Durante lo svolgimento dell'addestramento occorre particolarmente insistere per: rendere intuitivo il procedimento dell'appoggio di fuoco di una squadra, per agevolare il movimento delle altre e viceversa; esigere che tutto le armi siano realmente puntate sui bersagli contro i quali dovrebbero far fuoco.
   Perchè l'istruzione mantenga sempre quel carattere di vivacità che è proprio del combattimento, occorre far giocare l'imprevisto supponendo: improvvise reazioni nemiche di fuoco o di movimento, partenti da punti differenti da quelli indicati nella situazione iniziale; impiego di gas.
   37. Difesa. — Di norma il plotone nella difesa assumo un fronte che può raggiungere il doppio e talora anche il triplo di quello in attacco. In genere si organizza in centri di fuoco (di squadra o di plotone), eventualmente rinforzati da mitragliatrici. Può anche concorrere a presidiare un caposaldo.
   Nel primo caso, le squadre fucilieri si dislocano in modo da trarre il massimo rendimento dal propria fucile-mitragliatore ed avendone tempo e mezzi, sistemano il terreno, sia per aumentare l'efficienza dell'arma automatica, sia per migliorare la protezione dei suoi serventi; i gruppi fucilieri, alla loro volta, si pongono in grado di concorrere all'azione