Sulla storia de' mali venerei di Domenico Thiene
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Alemagua convocata in Vormazia, compresa di orrore per le stragi, che vi facea questo contagio, emanň un decreto segnato dall' imperator Massimiliano in data 7 agosto 149^, contro di quello, qualificandolo col titolo di morbo Francico (20). Eppure la Storia non ci offre traccie di comunicazione immediata tra gli Alemanni, e gli Spagnuoli primi venuti dall'America allora allora scoperta. ,
E per finirla, nč Leoniceno, nč Mantesovo, né Sca-narolo, nč Beroaldo, nč Schellig, nč Brani, né la Cronica Mellicense, nč Saliceto, nč Vidman, né Grun-beck, nč Stebercolla, serie infinita degli altri scrittori contemporanei, e colla opinion generale, neppure si sognarono di chiamarlo male Americano, ma tutti bensě mal Francese (21).
Signore, coli'avervi finora provato, che il nome piů comunemente dato alla malattia si fu quello di Francese, non intesi giŕ di sostenere, che essa sia o-riginaria della Francia : sul qual punto ritornerň in altro momento: volli frattanto dimostrare, che la opinione della origine Americana della lue non č abbastanza provata dagli argomenti addotti da Girtanner .
Ma interniamoci ancora meglio nella materia, e risaliamo alla prima epoca ed alle cause, che possono aver fatto nascere la opinione sulla provenienza Americana del contagio venereo.
Poli e Schmaus (22), scrittori di poco credito nella repubblica medica, l'uno del 1517, l'altro del t5i8 , cioč ventitré, o ventiquattro anni dopo 1»
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