Sulla storia de' mali venerei di Domenico Thiene
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Ora esaminiamo, se all'epoca di questi avvenimenti corrisponda quella della primissima apparizione del morbo.
Pietro Pintor archiatro pontificio, e scrivente su tale argomento tra il 1494 e *499 assicura, come gią si č detto, che il morbo gallico comparve la prima volta in Roma al principio del i49$ quando vi giunsero i Francesi, che velo portarono dalla loro patria.
Torrella suo contemporaneo, e collega, nel trattato sull' istesso male stampato nel 1497 nel mese di febbraro si lagna, che ancora non se ne fosse scoperto il rimedio, sebbene la malattia regnasse da qualche tempo. Egli riferisce inoltre essere opinione di taluni, che essa avesse cominciato in Francia fin dal i4y5, e che di lą si fosse diffusa per contagio in Ispagna, in Italia, ed in tutta Europa. Infatti alcune delle sue osservazioni si riportano a malati, che contavano un anno, od anche due d'infermitą.'
Summaripa, la cui opera č pubblicata del 1496 , dice senza esitanza, che quel contagio fu portato in Italia dai Francesi nel i494-
Marcello Cumano medico-chirurgo della armata Veneta descrive con tutta esattezza la malattia da sč curata in parecchi militari veneziani e milanesi nel campo di Novara del i4g5: ciņ, che deve essere accaduto avanti 1' autunno, mentre quell' assedio non durņ, che fino ai dieci di ottobre (24).
Alessandro Benedetti di Legnago nel Veronese scrivea del morbo gallico nel suo trattato di anatomia composto tra l'anno j49^ e 1496 dopo di averlo
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