Sulla storia de' mali venerei di Domenico Thiene

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      coito, onde mettere cosi un qualche freno alla sfrenata dissolutezza popolare corruttrice di ogni principio morale.
      La progenie delle affezioni morbose figlie della lascivia segue il cammino della dissolutezza, come l'ombra quello del corpo. La frequenza quindi di un morbo in seguito al coito rimarcata giornalmente anche dal popolaccio, qual meraviglia, che sia stata attribuita alla già invalsa idea d'impurità di que' fluidi, che formano tanta parte del concubito ?
      La storia medesima sembra avvalorare co' fatti la probabilità de' nostri ragionamenti.
      La idea d'impurità attaccata al commercio de' due sessi nacque appresso i popoli orientali. Que'popoli a cagione della loro primazia nella civilizzazione; a cagione di una vita molle, e sempre immersa in o-gni genere di voluttà ; a cagione della dominante poligamia; e finalmente a cagione del clima caldo il più atto ad infrollare i solidi, e ad esaltare i fluidi„ e quindi a dar luogo alla genesi delle malattie di corruzione, ed a formarlo la culla de' contagj ; que'popoli, dissi, siccome furono i più libidinosi, cosi dovettero essere anche i primi maltrattati dalle affezioni ai pudendi, e per conseguenza i primi a sostenere la opinione della impurità del coito (09).
      Diffatti, se egli è certo, che la circoncisione ebbe origine tra gli abitanti de' paesi orientali, anzi tra i più meridionali dell' oriente : che questa si trovò e-sistere, e si propagò tra nazioni di religione diversa : che anche trascurata dal volgo si conservò in vigore


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Sulla storia de' mali venerei
Lettere
di Domenico Thiene
Missiaglia Editore
1823 pagine 303

   

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