Sulla storia de' mali venerei di Domenico Thiene

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      4onelle caste sacerdotali e filosofiche : che alcuni popoli, come i Persiani, gli Egizj, gli Arabi, e le sette degl'Ismaeliti non la praticano, che all' età di tredici anni in memoria d'Ismaele loro padre comune, il quale appunto di quella età venne circonciso : che i Giudei, anzi i loro rabbini medesimi non vanno d'accordo sulla necessità della circoncisione, gli uni riguardandola un dovere essenziale, gli altri un semplice dovere di mondezza : che il popolo, il quale an-dòad abitare il paese della Giudea, soffriva come malattia endemica o familiare dei tumori inguinali : che andavano più facilmente soggetti a' malanni nelle parti segrete... bisogna convenire, che siffatta operazione sia stata fondata primitivamente su' motivi di salubrità, e secondariamente su'motivi di religione, e di politica.
      Che più? Mose, quel legislatore de' legislatori nel Levitico, codice ammirabile di pubblica Tgiene, prescrive tante e tanto rigorose discipline preservative su di ogni sorta di commercio camàle, sia delle persone aventi lebbra, sia di quelle aventi flusso ai pudendi, che non si può dubitare nè del predominio nè della natura contagiosa di siffatte malattie appresso il di lui popolo.
      Nè crediate già, come si crede comunemente, che il flusso mosaico fosse una vera perdita di seme : I. perchè la parola del testo originale non significa flusso di seme in particolare, ma bensì flusso di qualunque umore in generale; II. perchè le perdite di seme non regnano in maniera eniemica*; III. perchè


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Sulla storia de' mali venerei
Lettere
di Domenico Thiene
Missiaglia Editore
1823 pagine 303

   

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