Sulla storia de' mali venerei di Domenico Thiene
lolavuto uno sviluppamelo spontaneo, e senza il favore di alcuna esterna escoriazione, egli si manifesta con dei depositi considerabili, o dolori notturni nelle ossa. I dolori cessano all' apparir delle ulcere nell' interno della bocca, o alla superficie degli integumenti^ ma siffatti sintomi sono spesso accompagnati da ingorgamenti delle glandule, del collo, delle ascelle, e anche dalla gonfiezza delle glandule inguinali. Questi ingorgamenti talvolta s* infiammano e suppurano, e tal altra si fanno duri e indolenti , Alcuni malati sentono anchr- in Varie parti del corpo de'dolori, che riescono più molesti nella notte, o nei violenti esercizi della persona: ciò succede all' epoca, che si può calcolare il periodo secondo della malattia. Nel terzo sopra diversi punti esterni del corpo si formano delle e-sulcerazioni del genere degli erpeti, che inducono una smania grandissima. Tali erpeti non sono permanenti, ma talora spariscono per poi ricomparire. Gli Ossi del naso, palato, cranio, pube, coscie; braccia, e mani vengono attaccati da carie: nascono de' tofi. Infine sopravvengono i mali di petto, e la tos" •Se: l'appetito minora; la vista, l'odorato, 1' udito si perdono, e la caduta de' capelli è uno deg i ultimi accidenti, che annunziano il prossimo fine del malato. Qualche volta tutti li sintomi compariscono simultaneamente dal principio del male. In qualche caso gì' infermi trascinano a lungo una vita meschina, e passano perfino diciannove anni in questo Slato deplorabile. Vi sono alcune costituzioni che
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Varie Ossi Slato
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