Sulla storia de' mali venerei di Domenico Thiene
20f>
articulorum impedìmentum, internodiorum hebe-tudinem, juncturarum omnium dolores intensos esse proclamas, ulcerum, et oris foeditatem super-additam miseranda promis eloquentia, conquere-ris, lamentaris, deploras. — Summo namque sem-per in discrimine juvenilis aetas. qua viges, ver-sa tur. Id si feceris, non minus Te Jelicem esse intelliges, quod tunc Te Saturnus opprimet, a quo morbus iste, quarn si mcrciirialibus volitare per aera talaribus dare tur. Vale. Giennio in No-nis Aprilis 1488.
Se adunque Pietro Martire in questa lettera conosce perfettamente la malattia venerea, e la chiama gallica, ciò prova che egli l'attribuiva alla Francia, e non all'America. Un tale argomento riesce tanto più decidente, quanto che la data di questa lettera deve cadere dopo il i5o8. Egli nella prima edizione i5i6, che fece della sua opera sulla scoperta d'America, era in tempo, anzi avrebbe dovuto parlare della origine americana- del morbo : eppure vediamo invece, che il passaggio relativo alla origine americana, portato dalla edizione 1000, e riferito da Girtanner, fu ommesso nelle edizioni genuine posteriori approvate dall' autore. Anche da questo parmi di essere autorizzato a conchiudere, che Martire non solo serva di testimonio pegli avversai] negativo, ma eziandio di positivo per me, perchè omise nelle sue vere edizioni un' aggiunta fattavi da altri, e nell'ometterla mostra di calcolarla falsa. Credo bene di riferire il passaggio intruso , il quale altronde descrive assai equivocamente la lue venerea.
Ont aussi en cette isle une maladie pecuìiaire, grosses pustules occupant le corps, et rongeant les membres de ceux, qui se sont trop adonnez à lu» xure. Et est cette maladie contagieuse aux autres régions par cohabitalion, et intemperance avec ceux, ou celles, qui en sont touchés. Pierre Martyr. Paris 4-to p. 117. Girtanner tom, I. p. 55. nota (9).
| |
Te Jelicem Te Saturnus No-nis Aprilis Pietro Martire Francia America America Girtanner Martire Martyr Paris Girtanner
|
