Storia della medicina in Roma di Giuseppe Pinto
Lo storico deve riempire questa lacuna di seicento anni, colla sapienza delle romane leggi, colla rimembranza di monumenti e operazioni civili sanitarie, cogli insegnamenti igienici dei classici autori latini.
Puccinotti — Storia della Medicina; Voi. i, Lib. iv, Gap. in, pag. 573.
Il giorno 8 ottobre 1872 scendeva nella tomba venerato e compianto Francesco Puccinotti da Urbino, non ultima fra le terre italiane nel produrre grandi e sovrumani ingegni. La patria e la scienza segnarono veramente quel giorno tra i nefasti, dappoiché scomparve in quello non solo il medico, il filosofo, F igienista, ma altresì lo storico paziente ed erudito, una delle più spiccate individualità del nostro tempo.
Più che nel volgare spreco di lapidi e monumenti, lasciò imperituro ricordo di se nel cuore di quanti seppero apprezzare il suo merito grandissimo. Propugnatore gagliardo ed instancabile del vero progresso delle scienze mediche, scrisse, come egli solo sapea, delle varie discipline, in cui quelle si compartono; compilando anche la Storia della Medicina, una delle più accurate opere che sieno state mai vergate da penna italiana. In essa trattò maestrevolmente delle diverse epoche della Medicina Orientale, Greca, Alessandrina e Romana : di quella dell'evo medio#e dei tempi moderni da Vesalio, Galilei,
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