Storia della medicina in Roma di Giuseppe Pinto

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      me esaminati hanno fornito i materiali opportuni al mio lavoro. Ognuno sa quanto maggior fede di Plutarco e Dione Cassio, meritino Tucidide e Polibio testimoni o parte dei fatti stessi da loro narrati. Ninno dubita che Cicerone meriti fede come storico ed erudito, non meno che come oratore. Dei due . sommi poeti latini Virgilio ed Orazio, che rivestirono il loro concetto con una mai più raggiunta venustà di forma, il primo ha immensamente maggior valore storico del secondo.
      Tuttavia la massima parte degli autori citati, non intesero affatto di dare peso alla medicina, avendone parlato incidentalmente nelle loro opere, scritte a scopo ed indirizzo diverso ; e le cose narrate desunsero dagli scritti di testimoni oculari od annalisti dell'epoca cui i fatti si riferivano, da non autorizzare il minimo dubbio sull'esattezza delle cose esposte. Così, a mo' d'esempio, Plinio narra la venuta di Arcagato in Roma, riferendo quanto ne lasciò scritto Cassio Emina annalista, di cui si conservano soltanto alcuni frammenti; ed a conferma di altri fatti pur da lui narrati, Plinio cita spessissimo la testimonianza di Marco Varrone, il dottissimo dei Romani. Così pure Livio, Dionisio, Valerio Massimo, Diodoro Siculo, scrivendo ad altro scopo, parlarono incidentalmente delle varie pestilenze, ma le descrizioni che di esse fecero presentano tanta accuratezza e diligenza da sembrare sieno state loro dettate eia medici dell' epoca. Che se Lucrezio imitò Tucidide nel descrivere la peste famosissima di Atene, die per altro 'alla narrazione della medesima, impronta tutta locale e romana. Quando Cicerone segnalò il diverso punto di vista onde i Greci e i Romani consideravano le malattie mentali, non intese certamente fare un trattato di frenopatia, ma dare ragionevolmente contezza delle cognizioni che si possedevano ai suoi tempi sull'argomento.
      È chiaro inoltre che la medicina non fu altrimenti studio e retaggio di taluni individui, ma entrava nel campo vastissimo della filosofia. Per lo che i grandi uomini dell'epoca


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Storia della medicina in Roma
Al tempo dei Re e della Repubblica
di Giuseppe Pinto
Tipografia Artero e Comp.
1879 pagine 434

   

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