Storia della medicina in Roma di Giuseppe Pinto
(li cui si conservano alguni frammenti, Diodoro Siculo, Tacito, Dionisio, fino ai valorosissimi del nostro secolo Micali, Cantù e Vannucci, tutti sono concordi nell'affermare che Pelasgi, Umbri, Siculi, Alarsi, Sabini, Latini, Etruschi occuparono a vicenda l'Italia; questi ultimi il luogo dove sorse poi la formidabile Roma, che con unico esempio dominò l'universo; di quella Roma di cui Plutarco 0) diceva: « Ingens nomen, quod gloria est a pud omnes gentes pervagatum. » E quantunque Dionisio (2) esordisca nella sua storia da antichissime favole (ir,6 xwv tztIxiotìtm uóOwv) e Servio (3) riconosca non potersi l'origino di quella città diligentcr cignosci, appare tuttavia indiscutibile che dopo l'antica dominazione Pe-lasgica, che risale, secondo i computi degli istorici, a cinquecento anni prima di Roma, gli Etruschi, i Sabini, i Latini, i Veienti ne occuparono con varie vicende il suolo dove poi sorse.
I Sacrani, gente originata da Reate, cacciarono dal Settimonzio i Liguri e i Siculi, (4) i quali poi espulsi alla loro volta dagli Umbri ripararono in Sicilia, dove per istabilirsi dovettero sloggiarne dopo aspri conflitti i Sicani, gente venuta ad abitarvi dalla lontana Iberia il tanto rinomato colle Palazio, Pallanteo, detto in seguito e attualmente Palatino, secondo Solino (6) fu abitato dagli Aborigeni e dagli Arcadi, da cui si allontanarono in seguito per la insalubrità delle paludi limitrofe al Tevere.
II. Questi Sacrani che furono di stirpo Pelasgica o Pelasgi essi medesimi, rappresentano tribù o confederazioni di genti che occuparono oltre Roma per lungo tempo l'Italia, e vi portarono, comunque originati, i primi lumi di coltura e civiltà possibili, compresi i primi elementi di medicina e di igiene a loro non del tutto
(1) Plutarco — Vita di Romolo.
(2) Dionisio — Lib. i, 8. Lipsia, 1808.
(3) Servio — Aeneid; vii, (328. Rofx Stefano, Parigi, 1532.
(4) Festo — p. 251. Dacier, 1081.
(5) Vàkrone — Lingua latina; v. Berlino. 182G.
(0) Solino — Gap. 2. Polist. Due Ponti. 1794.
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