Storia della medicina in Roma di Giuseppe Pinto

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      pregio riportare le testuali parole di Gneo Gellio W « Aeetae tres « filias, Angitiam, Medeam Circen ; Circen Circejos insedisse montes, carminum malefìciis varias imaginum facies mentientem; « Angitiam vicina Fucino occupavisse, ibique salubri scientia « ad versus raorbos resistente!», cum dedisset homines vivere deam «habitam; Medeam ab lasone Butliroti sepultam, fìliumque ejus « Marsis imperasse ».
      Comunque avvenuta l'immigrazione in Italia di queste famose sorelle, mentre poco si accenna della suddetta Medea così divinizzata dalle greche fantasie, parlandosi soltanto della sepoltura datale da Giasone, Circe stabilitasi sul monte Circeo, vi studiò la virtù delle erbe indigene d'Italia, in guisa da rivaleggiare con altri malefizi, la scoperta dell'aconito fatta dalla infelice sorella. Ed è perciò che il poeta Escliilo nelle sue tragedie celebra la ricchezza delle erbe medicinali in Italia e specialmente quelle elei promontorio Circeo, ove i Marsi indigeni, popoli discesi da un figlio di Circe, secondo l'opinione di Plinio o di Medea secondo Gellio, furono domatori di serpenti. Angizia la più benigna e la più tranquilla delle figlie di Eeta pose dimora presso alcuni popoli dimoranti all'intorno del lago di Fucino che si chiamavano Marrubbi, quasi viventi vicino al mare, per la estensione della palude ; ed insegnò loro il metodo di curarsi contro i serpenti. Silio Italico (3) la chiama Anguizia, con nome più adatto all'arte sua contro i morsi di questi animali, quasiché essi per l'incanto de'suoj carmi venissero strozzati.
      Aeetae prolem Anguitiam mala gramìna primam Monstravisse fenili t, tactuque domare vencna Et lunaii) excussisse polo, stridoribus amnes Frenantcm, ac silvis montes nudasse vocatis.
      rIV. Questi popoli, ove rifugiaronsi le tre maghe di Coleo, furono i Marsi, secondo il medesimo, poeta, maneschi, guerrieri
      (1) Gnei Celli — Annales RelUqaiae Hermannas-Peter; Voi. i, ]). 1G7. Lipsiae, 1870.
      (2) Plinio — IlisL nat.; xxv, IO, vi, 15. Lione, Dalecamp. 158G.
      (13) C. Silio Italico — Punicorum; Lib. vii, 495. Bibl. Class. Lemaire.
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Storia della medicina in Roma
Al tempo dei Re e della Repubblica
di Giuseppe Pinto
Tipografia Artero e Comp.
1879 pagine 434

   

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