Storia della medicina in Roma di Giuseppe Pinto

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      III. In tali condizioni di clima diverso, la salubrità fu raccomandata alle selve, e nelle prime abitazioni di Roma si ebbe forse questo solo elemento igienico. Giova osservare come iprimi Re non ebbero fìssa la Reggia o dimora, ma abitavano a
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      seconda delle varie stagioni in luoghi diversi, mossi forse da ragioni politiche e forse anche igieniche. Nell'area Capitolina abitarono Romolo, Tazio e Tulio Ostilio; Anco Marcio e Servio Tulio nel Palatino; Numa ebbe forse ricetto anche nel Gianicolo, ove certamente fu sepolto. Tarquinio Prisco abitò sotto il Palatino verso il foro boario, come pure Anco Marcio la cui casa guardava * dove poi fu l'arco eli Tito. Servio, il più distinto dei Re dopo Numa, oltre una reggia sul Palatino, sembra avere avuto altra casa verso il. punto declive dell'Esquilie, ovvero nel luogo attualmente detto di San Lorenzo in Fonte, alle radici del clivo Cispio. E queste due dimore di Servio possono essere state consigliate al saggio Re da ragione di salubrità atteso che la bonificazione delle palude Yelabra, eseguita dall' antecessore Tarquinio, non avea potuto rendere sicura 1' abitazione sul Palatino, ma bensì fatta necessaria una stazione più sana nell'Esquilino, .specialmente nei calori estivi (*). Sul che vedi i regionalisti.
      IV. Considerata attentamente Roma nella sua natura geologica, è noto come il tufo vi abbondi e formi potentissimo su-strato Ragionando dei vari colli settimonziali, quel tratto che va dal Campidoglio alla rupe Tarpea è d'indole vulcanica, petrosa, compatta, lavorabile con lo scalpello, di frattura terrea a frammenti di lava bruna. E per nulla differente è quello che ritrovasi nell'Esquilino e parte del Colle ove è sito il Tabulano, for-mato da tufo grossolano solido e bruno con cristallizzazione di carbonato calcareo oltre ad un sustrato di marna figulina che forma la base sotterranea dei depositi vulcanici della città intera.
      Nel Viminale trovasi un tufo bruno, friabile; nel Celio pure friabile, ma di colore giallo oscuro; e sull'Aventino arenaceo
      (1) Minutou — De Domibus Romanorum; Diss. iv, 7.
      (2) Brocchi — Del Suolo fisico di Roma. Roma, 1820.


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Storia della medicina in Roma
Al tempo dei Re e della Repubblica
di Giuseppe Pinto
Tipografia Artero e Comp.
1879 pagine 434

   

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