Storia della medicina in Roma di Giuseppe Pinto

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      VI. I Censori e gli Edili, ma questi ultimi specialmente, avevano l'officio della erezione degli acquedotti, oltre l'alta sorveglianza degli edifici pubblici, templi, basiliche, portici, prescrivendo le norme della polizia urbana e della edilizia pubblica 0). Essi reprimevano altresì gli eccessi del lusso e della prostituzione; e prescrivevano le cautele da osservarsi contro gli incendi e gli animali nocivi. Né si limitò qui solamente il loro officio, ma per molto tempo i Censori affidarono loro l'incarico di migliorare e rendere solide e durevoli le vie (2). Ma essi per le molteplici occupazioni rassegnarono il loro mandato, e in progresso di tempo un decreto del Senato creò una nuova magistratura di Quaiuor-viri marum curandaram o vìocitrL Di tale istituzione par-landò Pomponio <3) Giureconsulto la pone poco dopo la istituzione del pretore dei peregrini. L'appellazione di Viocuri trovasi in Varrone. Però, non bastando in quattro a siffatto officio, esteso alla città, suburbio e luoghi vicini, se ne aggiunsero due altri; sicché furono sei universalmente, di cui due soli ispezionavano nello spazio ed entrata, le vie della città fuori del Pomerio. Secondo Dione, per essere aumentate l'incombenze del loro officio, vennero i Viocuri, all'epoca di Augusto, portati a venti, onde il loro nome di Ventumviri. Con tale imperiale ordinanza furono destinati quattro alla cura delle vie cittadine e gli altri mandati specialmente in Campania: tali disposizioni vennero però in seguito abrogate.
      L'abbondanza e salubrità delle acque potabili segnano un grado abbastanza notevole nel benessere dei popoli, specialmente là dove il suolo potea, come in seguito avvenne, essere funestamente ricco d'acque stagnanti e mefìtiche. A ciò provvidero i Romani fin dalla prima epoca; e considerata anche l'azione meccanica,
      (1) Livio — vii, 28. vili, 1, 7. x, 31. Plinio — xvm, 8.
      Valerio Massimo — vi, 1, 7.
      (2) Panciroli — De Viis; Cap. xiv, ap. Graev. Hugo Hermannus, apud Grutcrum, i, 572.
      (3) PomponioLib. n, cap. 16. Hanaii, 1723.


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Storia della medicina in Roma
Al tempo dei Re e della Repubblica
di Giuseppe Pinto
Tipografia Artero e Comp.
1879 pagine 434

   

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