Storia della medicina in Roma di Giuseppe Pinto

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      facoltà di rintuzzare la foga dei venti e di rendere meno dannosi gli straripamenti dei fiumi e torrenti, maggior utile ne sarà per essi derivato agli abitatori. I fenomeni vitali degli alberi sono effetto di tale un organico lavorìo, da influenzare specialmente sull'uomo con i loro atti fisiologici di assorbimenti e di esalazioni. Oltre che la loro spessezza potea benissimo imprigionare e neutralizzare i miasmi che si fossero potuti svolgere in luoghi còme quelli del territorio Romano esposti ai venti meridionali. E quando in poco d'ora 1' imperversar degli uragani avrebbe distrutto e disperso mandrie, sementi e coltivazioni di ogni genere, erano i boschi che frenavano l'irrompente danno dei venti ; quei boschi che la scure dell'avarizia e dell'egoismo dovea far quasi tutti sparire a beneplacito della pigra ed esiziale malaria in età più lontane.
      VII. Ed ottime certamente furono le condizioni fìsiche di Roma, se consideriamo come la sua popolazione scarsa e ragunaticcia in principio, raggiunse un numero stragrande all'epoca di Augusto. L'aumento della popolazione è sempre arra di buono e salutevole soggiorno, e ciò si verificò precisamente fin dai primi tempi di Roma a seguito del primo censimento del popolo Romano, indetto dal Re Servio Tullio per confrontare esattamente i nati e i morti, e, ciò che molto alle arrischiate conquiste importava, il numero degli individui atti a portare arme. Però convengo pienamente con chi mette in dubbio le esagerate cifre riportate da Lucio Pisone, Dionisio d'Alicarnasso e Tito Livio circa l'aumento progressivo e rapido della gente Romana, verificato nel censimento Serviano e nei successivi fatti in epoche diverse dai Censori e specialmente in quello di Augusto, che segnava diversi milioni di anime in Roma: dacché esistono tuttavia gravi controversie se per cives debbano intendersi i soli abitanti in Roma ovvero tutti coloro che nel vasto impero usufruivano del titolo di cittadino Romano. A me basta costatare come aumentò sempre la popolazione, e ove tal fatto si verifica non può esistere serio motivo che accenni a malsania di luogo. E piace pure osservare come non solamente in Roma aumentasse il numero dei cittadini, ma quei che vi erano


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Storia della medicina in Roma
Al tempo dei Re e della Repubblica
di Giuseppe Pinto
Tipografia Artero e Comp.
1879 pagine 434

   

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