Storia della medicina in Roma di Giuseppe Pinto
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Iddìi speciali. Infatti il tempio di Esculapio nell'isola Tiberina fu dedicato a Giove ed Esculapio insieme; mentre il vecchio Fauno, divinità boschereccia, non abbandonò il suo sacro recesso. Ovidio 0) cantò in proposito :
Jupitcr in parte est, coepit locus unus utrumquc;
Functaque sunt magno tempia nepotis avo.
Livio rammenta la dedica fatta di questo tempio (~) « in insula « Jovis aedem C. Servilius Duumvir dedicavi t. Vota e rat sex annis « ante gallico bello ab Lucio Furio Pnrpureone praetore ab eodem « postea consule locata. »
III. Ercole Iddio della forza, di cui il culto era cosi diffuso inEtruria dove sorgeano acque minerali fu secondo Plutarco
reputato perito in medicina, non meno di Apollo aXsSivocvTos comeriportano Luciano, Etichio, Macrobio, (piasi la salute di tutte le
cose dipendesse dal sole.
iIV. Minerva la Dea della Sapienza, uscita dal cervello di Giove, ebbe culto medico in Roma e tempio nella regione Esquilia. In una lapide riferita da Marco Sverio (4) trovasi chiamata preside della medicina, come scienza sublimissima e partita direttamente dall'Onnipotente.
MINERVAE MEMORI COELIA IVLIANA ¦ INDVLGENTIA MEDICINARUMEIVS INFIRMITATE GRAVI LIBERATA
(1) Ovidio — Lib. i, Fasti.
(2) Livio — iv. Dee. 4.
(3) Plutarco in amator.
(4) Maiici Sverii Boxhorni — Quaest. Romanae; Cap. iv, apucl Graev.
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