Storia della medicina in Roma di Giuseppe Pinto

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      spiegato il passo di Ovidio. Ed una medaglia di Augusto illustrata dal Reinesio, porta incisa da un lato la parola PAX, e dall'altro una donna stolata con caduceo, ara e serpente. In seguito parlerò della Valetudine trattando delle monete della famiglia Acilia.
      L'eruditissimo De Bose in una dissertazione della Dea Salute sospetta che gli Acilii fabbricassero un tempio alla Dea Igia nel loro compito. Catone, secondo Plutarco O), eresse una statua alla Dea Salute, per richiamare alla moralità e disciplina, ed agli antichi costumi la infiacchita virtù repubblicana. Il medesimo fa distinzione fra la salute e la salvezza ammessa come dai Greci anche dai Romani. La Yy^7- presiedeva alla salute del corpo, ela SwTYjptoc a cpiella della mente. Pausania (3) dice che presso i
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      Patrensi, Euri pilo dedicò voto alla Dea Soteria per essere stato guarito da una malattia mentale. E nell'antica Ferento alcuni storici ammettono un tempio dedicato alla Salute, ove ad un onesto uomo venne estratto per opera chirurgica un pugnale conficcato da ignoto aggressore. E Tacito riferisce come Nerone avendo scoperto una congiura, consacrasse un tempio alla stessa divinità.
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      VII. Sembra che le malattie di gola, da rpiell'epoca dette angine, regnassero in Roma in modo epidemico, ed il popolo con ispeciale fede e credenza, riteneva di scongiurare il pericolo stabilendo il culto della Dea Angina. In Giulio Modesto si riscontra infatti che il Popolo Romano sacrificava alla Dea Angina per essere stato, previo voto solenne, liberato da una terribile epidemia di angina; e cpiesto fatto è confermato da Macrobio, Festo e Plinio. Marco Accio Plauto W, in una delle sue commedie parla d'una epidemia di tal natura sviluppatasi negli animali suini: ^Nam fulguritae sunt hic alternae arbores, Sues moriuntur angina bue acerrima.
      (1) Plutarco — Vita di Catone; pag. 347.
      (2) Plutarco — De sanitate tuenda; pag. 122.
      (3) PausaniaLib. VH, cap. 21. Parigi, Cluvier, 1821.
      (4) Plauto — Trinumnus.
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Storia della medicina in Roma
Al tempo dei Re e della Repubblica
di Giuseppe Pinto
Tipografia Artero e Comp.
1879 pagine 434

   

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