Storia della medicina in Roma di Giuseppe Pinto

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      aeris che nascea dai puticoli situati in quei primi tempi fuori della cinta, non ammorbassero la intera città. Così Servio Tulio da uno dei lati della Reggia ebbe Giove Fagutale, dai faggi di cui coronavansi le alte cime deirEsquilino, e dall'altro il tempio di Giunone Mefite. Dal che vedesi come il culto di questa Dea, destinata a preservare il popolo dall'aere malsano, fosse il culto più vero reso ad una parte sì importante d'igiene pubblica. E in un frammento di lapide chiamasi perciò ragionevolmente MEFITI FISICAE 0) ed in una lapide scavata a Potenza MEFITI SÀCRUM.
      Il culto della Dea Mefite iniziato a Roma si estese fin ne£li estremi d'Italia. Un tempio dedicato alla medesima esisteva nelle bassure malsane e corrotte del Po. Infatti presso Cremona, secondo il Bianchi e il Dueber P), fu ritrovata la seguente iscrizione :
      MEFITI L CAESIUS ASIATICUS VI VIR FLAVIALIS . ARAM . ET MENSAM DEDIT . L . D . D . D .
      Vili. Fin qui si è parlato di quelle Deità salutari di cui il culto è provato dalla storia, dalle iscrizioni lapidarie e dalle raccolte numismatiche. Ma ve n'ha ancora un numero direi quasi infinito che meritano il nome di divinità fisiche, perchè ciascuna di esse presiedeva a qualche necessario atto fisiologico dell'umano organismo. Così, giusta l'autorità di Festo, le matrone invocavano con eguale fiducia la Dea Egeria e Giunone Lucina, ritenendole ambedue atte ad agevolare il parto. Una Giunone Fluonia ed una Dea Mena favorivano invece i flussi lunari.
      Gli Dai Nixi così detti a enitendo presiedevano in certa guisa all'espulsione del feto, dando vigore alle doglie espulsive del-
      (1) Mommsex — 308,378. Voi. i. Inscrip. Lat Corp. Abs. Berlino, 1870.
      (2) BianchiMemorie Cremonesi; ccxcviii. apml. Graev. Dueber — Inscript. M. lat.: N. 170.


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Storia della medicina in Roma
Al tempo dei Re e della Repubblica
di Giuseppe Pinto
Tipografia Artero e Comp.
1879 pagine 434

   

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