Storia della medicina in Roma di Giuseppe Pinto
CAPO IV.
Monete romane cogli emblemi di Esculapio — Apprezzamenti su questa divinità — Esame sugli emblemi — Rassegna degli individui componenti la legazione in Epidauro: nummi commemorativi —Igia, Giunone Sospita, Valetudine — Criterii collettivi.
I. Delle antiche famiglie o Gentes Romanae* molte monete consolari si sono in varii tempi rinvenute, con gli emblemi ed insegne attribuite al Nume Esculapio, alla Diva Igèa, a Giunone Sospita.
La scoperta di questi nummi ha un valore storico grandissimo: imperocché una via da altri inesplorata, che io mi sappia, trovasi ora aperta allo studio degli eruditi, e potrà giovare se non altro come potente e valevole criterio nello stabilire fatti ignorati e farli passare nel dominio delle cose, se non certe, almeno probabili con savio giudizio di logica. Le epoche cui si riferiscono i nummi, e i fatti storici che ci rappresentano, sembrano contribuire assaissimo, con i molti e pregevoli scritti e monumenti rimastici dell'epoca classica da me passata in rivista, ad accrescere la congerie degli argomenti adatti al mio assunto. Anzi, per la storia della medicina ben più grande si esperimenterebbe V utilità dei criterii tratti dalle monete dell' epoca romana, se con giusto discernimento giungere si potesse a designare le famiglie che si occuparono più da vicino della nobilissima arte.
Il dottissimo numismatico Eckel arrivò a stabilire che la forma stessa, il conio, la dentellatura e l'epoca dei nummi aurei, argentei o di bronzo, possono dare gran lume sulla storia di quellei
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