Storia della medicina in Roma di Giuseppe Pinto
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Giova inoltre osservare che un medico Antistio visitò le ferite inflitte a Cesare e trovò che quella veramente mortale era situata nel petto « Noe in tot vulneribus, ut Antistius medieus « existimabat, letale ullum reportum est, nisi quod secundo loco « in pectore acceperit. t1) »
I denari della famiglia Mezzia, hanno il serpe, ma in luogo del capo del Nume Epidaurio, presentano quello della Giunone Sospita (Fig. 6). Giunone, come vagamente cantava Ovidio era adorata ed invocata nei parti.
Antico culto col nome di Sospita, o salvatrice, ebbe Giunone in Lanuvio In Gabio ed altri luoghi d'Italia, fu adorata molto prima che fossevi conosciuto Esculapio, come anche si rileva dai seguenti versi di Virgilio: (4)
Oltre la Mezzia, la Papia, la Procilia, moltissime famiglie romane, fra le quali la Roscia e la Cornificia, hanno impressa la stessa Dea nelle loro monete.
(1) 8vetonio — Tib. Cesar.; i, 82. Pomba, 1823.
(2) Ovidio — Fasti; Lib. n, 30.
(3) Ovidio — Fasti; Lib. ni.
(4) Virgilio — Eneide; vii, 082.
METTIA, PAPIA, PLETORIA, PROCILIA.
Fio. 6.
........quique arva Gabinae
Junonis gclidumque Anienem et roscida rivis Hei'iiica saxa colunt.
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