Storia della medicina in Roma di Giuseppe Pinto
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Tralascio per brevità la descrizione di quelle elio si trovano acc 11 ratamente riferite presso tutti i numismatici, ed accennerò di volo come nelle medaglie della famiglia Mezzia trovisi una fanciulla che si avvicina all'ara di Giunone Sospita, sotto il cui capo evvi un serpe; lo che verrebbe a confermare i surriferiti versi di Ovidio. I medesimi simboli più o meno si riscontrano nelle monete della gente Papia, cui venne attribuito il cognome di 'Celso, — in una delle quali però riscontrasi un piede umano fasciato, il pentagono d'Igea ed il serpente. Cosi dicasi dei denari della Procilia, che oltre la testa laureata di Giove a destra, portano effigiata quella di Giunone Sospita (Fig. 7) e un serpe.
Fio. 7.
La famiglia Pletoria invece presenta nelle monete oltre il serpe un vaso unguentario.
E notisi come la famiglia Voltcja abbia un gallo, ed in un denaro argenteo un tripode circondato da un serpe.
MVSSIDIA.
A rammentare poi qualche opera di pubblica igiene piacemi ricordare un curioso numisma della gente Mussidia che presenta da una banda la parola CONCORDIA colla testa della Concordia laureata e velata a destra: dall'altra la scritta L. MVSSIDIVS LONGYS con due figure in piedi nel recinto dei comizi nella cui base leggesi CLOACIN nome della deità salutare che presiedeva alla nettezza pubblica di quelle cloache che destarono l'ammirazione di Dionisio d'Alicarnasso, e formavano, come egli si esprime, una delle grandi meraviglie di Roma. Sembra che Lucio Mus-
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