Storia della medicina in Roma di Giuseppe Pinto

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      Nel ritorno a Roma questi legati recarono cortamente con loro le cognizioni della famosa medicina Pitagorica; e cosi agli empirici precetti sulle virtù dei semplici, la medicina romana aggiunse le scientifiche cognizioni eli quel sommo filosofo.
      Infatti Pitagora 0) fu versatissimo nelle ^discipline medico-fisiologiche, che associò alla legislazione civile e criminale. A lui pel primo devesi l'osservazione che il sangue nel sonno affluisce in maggior copia alla testa, e l'altra che ogni essere organico trae origine da seme.
      Alcmeone di Crotone, suo contemporaneo, istituì una teoria sul sonno, e scrisse la prima opera d'anatomia e fisiologia che la storia ricordi, trattando in essa dei fenomeni fisici che attribuiva alla struttura speciale delle parti.
      Fu nell'epoca medesima dell' ambasceria di Servio Tullio che i medici pitagorici cominciarono ad esercitare la medicina portandosi a visitare gì' infermi nelle rispettive abitazioni, donde il nome ad essi dato di rapioosuTt, mentre fino allora gli ammalati venivano condotti nei templi. Con questo sistema riuscirono a togliere l'esercizio della medicina dalle mani dei sacerdoti di Esculapio che nascondeano tale scienza nel misticismo ieratico e nelle mitologiche fantasmagorie. Nè i medici pitagorici cessarono per questo dalle magie e dalle incantagioni, che costituivano la base dell'antichissima medicina italica, ma applicarono ad essa la scienza dei numeri, considerando e stabilendo con qualche verità, alcune forme di malattie a periodo.
      Dell'ultimo dei Tarquinii non vi è traccia che dimostri la prò-
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      mulgazione di leggi sanitarie. Sotto il di lui regno, in occasione di pestilenza, furono spediti in Delfo a consultare l'oracolo di Apolline, Giunio Bruto con due figli del Re, i quali recarono in Roma provvedimenti appresi dal famoso oracolo, che valsero a far cessare la peste e restituire nel pristino fiorente stato la pubblica salute.
      Cacciati i Re, non furono però soppresse le leggi saviamente emanate dai medesimi, ma raccolte invece in un codice di leggi
      (1) Cantù Cesare


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Storia della medicina in Roma
Al tempo dei Re e della Repubblica
di Giuseppe Pinto
Tipografia Artero e Comp.
1879 pagine 434

   

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