Storia della medicina in Roma di Giuseppe Pinto

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      decreto del Senato, sotto il consolato di Cajo Fannie -Stratone e Marco Valerio Messala nelT anno 592 di Roma, ossia undici anni avanti la terza guerra punica.
      Essa avendo per oggetto la temperanza prescriveva la qualità dei cibi nelle cene, e ne limitava la spesa a 120 assi soltanto. I cibi permessi erano erbaggi, farro e vino, non vino forestiero, ma .bensì quello prodotto dalle patrie vigne. Limitava ancora le speso di lusso prescrivendo, secondo Gellio W, non più di cento libre di argento per ornamento.
      Ateneo (2) riporta che questa legge permetteva « carnis aridae « non plus quindenis libris in singulis annis insinui », e senza misura le radici e i legumi. Secondo Plinio (3Ì la medesima ammetteva Fuso della gallina « quae non esset altilis » ma escludeva qualunque altro volatile dalla mensa romana.
      Tertulliano (A\ ai tempi della corruzione imperiale, inveendo vi-
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      golosamente contro le orgie dei conviti pagani lamentava come asuoi tempi si facessero non già cene da cento assi, e con una gallina « non sagginatala », ma si imbandissero vergognosi conviti in cui la celebrità si misurava a centinaia di sesterzi.
      Il satirico Lucilio per ironia chiama ccntussis la legge Fannia dai 100 assi di spesa prescritti.
      Questa legge insieme alla Didia, emanata come si è detto 18 anni dopo, avea per fine di conseguire la parsimonia delle mense e quantunque rigorosa, fu osservata non meno in Roma che in tutta Italia.
      Altre leggi suntuarie di minore importanza storica, ma di grande importanza igienica ed economica furono la Mamilia, la Manlia, la Metella... E poi ci vengano a dire che sono stati primi gl'Inglesi a fondare le società di temperanza!
      VI. Troppo angusto è il limite che mi sono prefisso per riferire estesamente tutte le savie leggi sul veneficio delittuoso.
      (1) Aulo Gellio — Noctes atlicae; Lib. n.
      (2) AteneoLib. vi.
      (3) PlinioLib. x, cap. 24.
      (4) Tertulliano — Apologeticon.


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Storia della medicina in Roma
Al tempo dei Re e della Repubblica
di Giuseppe Pinto
Tipografia Artero e Comp.
1879 pagine 434

   

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