Storia della medicina in Roma di Giuseppe Pinto

Pagina (103/442)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

      — 101 —
      idonei a fare esperimento sulla verità o falsità del delitto, formando vero atto regolare di accusa, accusationem instruebant.
      Tanto importante è lo studio di siffatte leggi che in ogni tempo e ovunque penetrò lume di civiltà servirono di norma alla interpretazione del diritto fatta dai più grandi giureconsulti ; onde il codice delle leggi romane fu presso tutte le nazioni civili riconosciuto sempre il foro della scienza giuridica.
      Nè sembri ozioso il rammentare che le leggi igieniche, talune delle quali antichissime, attribuite a Tarquinio Prisco, prescrivevano la conservazione e formazione dei boschi salutari nell'interno e nell'esterno di Roma. Ed invero le colline tutte della città erano coronate di piante resinose ed aromatiche che formavano deliziosi boschetti da eccitare la fantasia briosa del poeta Ennio.
      Basti sapere come il monte Celio fosse detto querqueiiilanus dalle quercie; come il Viminale prendesse nome dai vimini; come quella parte dell'Esquilino che è situata sull'altura/ di S. Pietro in Vincoli, fosse nomata Fagutalis dai faggi ; come l'Aventino infine avesse anche il nome di Laurentinus dagli immensi laureti che ne adornavano la cima e il pendio.
      E bene a ragione fu posto in tal luogo una vegetazione di tali piante, onde con le loro emanazioni resinoso-aromatiche tutelassero Roma dalle cattive influenze dei venti sciroccali, ai quali trovasi maggiormente esposta da quella parte.
      Ecco come questo meraviglioso popolo apparve grande anche nel costituire leggi che furono arra di salute pubblica e privata. Sia che ne avesse lume dalle antiche costituzioni dei popoli Italici, sia dalla legazione di Servio Tullio, diretta nelle città dellaMagna Grecia ad apprendere l'igiene e la medicina, sia infine
      ¦
      dalla compilazione del Codice Decemvirale studiato in Grecia, ma modellato sulle patrie istituzioni e consuetudini, egli è certo che niun popolo dell'antichità pervenne, come il romano nell'epoca reale e repubblicana a conseguire i più grandi fini con i più semplici mezzi.
      L'epoca successiva nella storia di Roma antica, l'epoca imperiale, non fu che una continuazione degli stessi principii di governo meglio svolti ed ampliati.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

   

Storia della medicina in Roma
Al tempo dei Re e della Repubblica
di Giuseppe Pinto
Tipografia Artero e Comp.
1879 pagine 434

   

Pagina (103/442)






Tarquinio Prisco Roma Ennio Celio Viminale Esquilino S. Pietro Vincoli Fagutalis Aventino Laurentinus Roma Italici Servio Tullio Grecia Codice Decemvirale Grecia Roma Sia