Storia della medicina in Roma di Giuseppe Pinto

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      sulle nostre campagne) ha dovuto però restringere i grandi studi!, semplicemente alla tassonomia e fisiologia botanica delle crittogame palustri, e al carattere zoologico degli insetti invisibili pronunciati da Varrone e da altri. Ora a mio credere gli antichi ebbero vedute su ciò più largamente pratiche e di una utilità incontrastata, quando non solo sugli insetti e sulle mistioni di aria di palude si diffusero, ma quando cercarono pure le cause efficienti della medesima nel calore, aridità e qualità della terra; negli influssi planetari dei raggi solari; nell'indole dei climi, e nella varietà delle stagioni.
      E se alle recenti scoperte ed alle investigazioni positive che ci permettono di fare-gli odierni mezzi fisici, aggiungeremo lo studio delle cose accennate e per nulla neglette dagli antichi scrittori, allora forse quelle miriadi di corpuscoli che nuotano in un raggio di sole e formano il così detto polviscolo atmosferico o limo, troveranno più completa spiegazione ; e probabilmente si potranno rendere più chiare e provate le, così dette dal Selmi, ipotesi degli antichi sapienti di Roma. Perciò finora il tema del miasma palustre se è ricchissimo da un lato o due, è povero da molti altri. Quando più ampia si svolgerà la genesi dei concetti, allora, ma allora soltanto, o per via di sintesi o per via di analisi accurata, si farà un po' più di luce sull'arduo argomento della malaria, non solo teoricamente, ma anche nei pratici risultati igienici e terapeutici.


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Storia della medicina in Roma
Al tempo dei Re e della Repubblica
di Giuseppe Pinto
Tipografia Artero e Comp.
1879 pagine 434

   

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