Storia della medicina in Roma di Giuseppe Pinto
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Da tutti i trattatisti di malattie da miasma, č il pino reputato ottimo contro siffatto principio perchč di natura resinosa. Il pinus larix dą inoltre una sostanza detta trementina o terebentina di Venezia utilissima alle arti e sotto altri rapporti alla stessa medicina, e produce di pił una specie di manna, che trasuda in primavera ed č di lieve virtł purgativa, ed analoga a quella del frassino mentovata di sopra. Quanto alla trementina (lessa nasce spontanea sulla corteccia, o si ottiene con profonde incisioni.
Il pioppo (popitlus alba, tremula, nigra, italica) ha varie specie indigene Italia. Questo alto albero (eletto celsa dai Latini, eper la sua robustezza, secondo Ennio e Fedro, dedicato ad Ercole) cresce rapidamente. Ama i terreni umidi e leggeri; le sue foglie sono lunghe e romboidali; e dalle gemme emette una sostanza balsamica, vischiosa, gommo-resinosa. A seconda delle specie č impiegato con vantaggio nelle industrie e anche come ornamento. Il famoso unguento populeo tratto da detta pianta č stato da tempo immemorabile adoperato in medicina come calmante e antispasmodico, specialmente nei tumori emórroidari.
Il platano che prospera cosģ bene nel nostro territorio, e di cui un bosco sacro, lucns platanorum, trovavasi nell'interno di Roma, č albero la cui mole e prodigiosa grandezza sono state magnificate da Erodoto, Eliano, Rutilio, Palladio e Plinio. Era tenuto in gran pregio sotto il rapporto igienico, siccome pianta disinfettante l'aria, e presentatrice da ogni genere di malattie pestilenziali e contagiose, per un odore balsamico esalante dalle sue foglie ampie d'un bel verde e spesso lucide.
Maestosi per il loro aspetto, ed eleganti nel fogliame s*innalzavano sull' Esquii ino i faggi, fagus sylvalica ed in tanto numero da chiamarsi quel colle per ciņ Fagłtale. Quest'albero indigeno forma grandi foreste; si slancia nell'aria poderosamente: in situazione favorevole prospera in guisa da giungere a superare anche i cento piedi di altezza; le sue foglie assai folte dąnno quell'ombra e frescura cosģ grata al 'ritiro virgiliano. Cresce lentamente in principio, quindi rapidamente sviluppa, estendesi, si allarga in diametro, vivendo oltre i trecent'anni, posto che vegeti in buone
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