Storia della medicina in Roma di Giuseppe Pinto
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CAPO Vili.
Pestilenze segnate negli Annali — Storia e descrizione loro secondo ordine cronologico — Lettisterni pubblici e privati — Opinioni sul loro carattere e speciale natura — Parere dell'Autore dedotto dall'esame delle medesime — Misure igieniche.
I. È noto come le grandi calamità pubbliche per antica consuetudine romana fossero registrate dal Pontefice nei celebri Annali, e mandate alla memoria del popolo; e come tutto ciò che avvenisse di avverso al benessere e sviluppo delle patrie istituzioni, fosse attribuito a giusta collera degli Dei. Tra i luttuosi avvenimenti di Roma occuparono il primo luogo le così dette pestilenze che, descritte da moltissimi'storici regnarono a più intervalli epidemicamente e fecero strage grandissima in Roma e suo territorio, ed anche nell'universa Italia.
Seguendo r antic ) sistema politico di santificare con la religione quanto tornava a comune vantaggio, si facevano in quelle contingenze, pubbliche preghiere, cerimonie e sacrifizii che, racchiudendo in sé opportuni provvedimenti igienici, soddisfacevano alla superstizione dell'atterrita popolazione e giovavano immensamente alla salute del popolo. Allora la morìa cessava quasi per
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incanto, e se ne attribuiva il risultato a prodigio de'Numi.
Quinto Fabio Pittore, romano, che scrisse grecamente delle cose patrie e Lucio Calpurnio Pisone Frugi 0), ne' suoi annali
(1) Lucii Calpurnii Pisonis Fkugi — Annales; Lib. ni. Edizione Peter. Lipsia, 1870.
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