Storia della medicina in Roma di Giuseppe Pinto
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tomi e andamento generico della malattia ; sulla durata, esito, origine attribuita il più delle volte ad epizoozie. Certo che gli istorici senza essere medici, dalla maniera di descrivere queste pestilenze e riferirne i particolari con molta esattezza e sagacia nei pubblici annali e commentari] pontificii e censorii, mostrarono di possedere non superficiale conoscenza dell'arte medica. Onde siamo indotti a ritenere che eglino abbiano consultato su quegli avvenimenti, medici o testimoni oculari.
Non può dubitarsi che queste pestilenze, prodotte da una o più cause riunite insieme, fossero vere epidemie. Per la loro natura contagiosa si propagavano da un individuo ammalato al sano, a mezzo di un principio materiale che era il prodotto di una elaborazione morbosa specifica; e non mancavano emanazioni putride, la dimora in ambienti angusti, la ninna osservanza delle leggi igieniche e dietetiche ad aumentare e produrre nuovi principi! di infezione, che sviluppassero elementi morbigeni tali da racchiudere in sè quanto sotto il generico nome di pestilenza potesse comprendersi in allora, e quanto di epidemico, contagioso, miasmatico e infettivo potesse immaginarsi in siffatte calamità pubbliche.
L'atmosfera con le sue valide correnti diventava il veicolo più efficace per trasmettere i germi contagiosi, a larghe distanze disseminandoli su varii territori!. Ed invero il contagio giungeva a Roma presso a poco dai luoghi consueti, avendo gli scrittori • parlato sempre di pestilenze importate dal di fuori e mai originate nell'interno della città.
Le cause accennate generalmente dagli storici, oltre la intemperie e la corruzione dell'aria, erano l'inclemenza delle stagioni antecedenti alle invasioni del morbo, come freddo e caldo intollerabili, siccità, carestia, turbinìo procelloso e continuo dei. venti e malattie nel bestiame di necessario uso ed alimento.
II. La prima pestilenza, descritta da Dionisio W e più diffusamente da Plutarco (-), avvenne sotto Romolo. Le principali cause
(1) Dionisio — Lib. n.
(2) Plutarco — Vita di Romolo.
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