Storia della medicina in Roma di Giuseppe Pinto
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CAPO IX.
Esposizione del primo capitolo del libro xxix di Plinio — Esame dell'Autore sul medesimo — Venalità eccessiva dei medici greci — Loro arti e lettere condannate più volte dai decreti del Senato — Questi riescono inutili.
I. Prendendo argomento da un famoso brano degli scritti lasciati da Plinio, si è in ogni tempo acerbamente disputato intorno l'esistenza dei medici nell'antica Roma. Tale soggetto lia dato luogo a varii discorsi, opuscoli, lavori accademici più o meno eruditi e pregevoli nei quali si parla anche di una proscrizione inflitta ai medici. Onde il volgo, che segue sempre le opinioni altrui quando anche non convalidate da alcun argomento, crede e ripete che i medici nell'antica Roma non esistessero e quelli che in seguito vi convennero sieno stati espulsi.
Il lettore si compiaccia di aprire meco il libro di Plinio, nel ' capo in cui parla della storia della medicina, giacché quest'arte ai tempi del grande naturalista avea una storia, e non gli sia discaro di leggerlo e considerarlo attentamente nella parte che risguarda la famosa questione. A mio credere, uno studio di consueto superficialmente fatto sugli scritti di Plinio, letti a spilluzzico e a balzelloni, ha contribuito non poco alla falsa interpretazione dei medesimi, e a scavare la profonda lacuna che da secoli si è formata nella storia medica, e che nessun isterico, che io mi sappia, si assunse mai la cura di riempire.
Stimo opportuno di porre immediatamente dopo il testo la traduzione letterale.
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