Storia della medicina in Roma di Giuseppe Pinto
— 179 —
ventenne, e Arcagato prima di far parlare di sè in Roma, avrà dovuto con molta probabilità passarvi molti anni.
Ed invero le grandi rinomanze nell'arte medica non si aquistano nè si perdono subito, ma per consueto dopo una sequela di fatti importanti. Nell'ipotesi quindi che dalla venuta alla caduta di Arcagato sieno decorsi per lo meno dodici o quindici anni, Catone a trenta o trentacinque anni avea cominciato la carriera della magistratura fino alla sua censura, così celebre negli annali della Repubblica. E perchè non credasi che l'espressione di Plinio relativamente alla conoscenza che aveva delle arti Catone sia esagerata, giova rammentare come oltre alle arti Catone conobbe le belle lettere, e ne fanno fede gli scritti da lui lasciati e l'affezione che ebbe ad Ennio poeta che dalla Sardegna condusse in
%
Roma. E anche da ritenersi che l'austero romano abbia conosciuto Plauto e Terenzio poiché il primo morì nell'anno della censura di Marco Valerio e Catone; e il secondo nacque quando questi era Pretore.
Con disapprovare i medici (greci) egli non dispregiò affatto, segue Plinio, quella cosa così utile che è la medicina. E questo sostiene giacché il censore scrisse un commentarlo di medicina domestica, ovvero un insieme di brevi e giovevoli precetti « quo « medeatur, fìlis, servis et familiaribus », seguendo i quali egli e la moglie giunsero sani e vegeti a tardissima età. Perciò Catone e gli antichi non condannavano e proscrivevano la medicina in sè; ma l'arte, ovvero l'esercizio venale e dispendioso introdotto dai forestieri, lamentando che questi facessero a troppo caro prezzo pagare le guarigioni « non rem antiqui damnabant sed artem. « Maxime vero quaestum esse immani praetio vitae recusabat ».
Continuando la sua esposizione Plinio dice come tanta fosse la ripugnanza dei Romani nell'accettare la medicina dei Greci, che quando fu per necessità introdotto il culto di Esculapio in Roma, il tempio di questa divinità fu dapprima eretto in luogo lontano, e poscia neir isola Tiberina. E quando molto tempo dopo Catone, non si sa per qual ragione avvenne l'espulsione dei Greci dall'Italia, non furono compresi in questa misura i medici, i quali, anzi, e non ostante la sagace contrarietà di Ca-
#
| |
Arcagato Roma Arcagato Catone Repubblica Plinio Catone Catone Ennio Sardegna Plauto Terenzio Marco Valerio Catone Pretore Plinio Catone Plinio Romani Greci Esculapio Roma Tiberina Catone Greci Italia
|