Storia della medicina in Roma di Giuseppe Pinto
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da Plinio, doveano esservi comprese anche le novità che i Greci aveano introdotto nelle discipline mediche.. E la medicina empirica catoniana, che per quanto volgare pure deve avere costituito il solo sistema di medicina privata e pubblica, era il risultato della cura dei semplici, che insegnata dai primi popoli italici e modificata dagli Etruschi, fu ereditata dai Romani. Vero è che questi introdussero tali e sì profondi cambiamenti da trasformarla interamente ; e allora essa entrò a far parte delle istituzioni civili, giuridiche e sanitarie della gloriosa Repubblica.
In Plinio stesso abbiamo indizio di queste trasformazioni anche apparenti se vuoisi, ma che avendo elevato a sistema e per dir così costituito la medicina nazionale, dovevano avere influito molto ad insinuare nell'animo dei Romani ravversione contro la. venalità ed il costume affatto nuovo con cui i Greci sopravvenuti esercitavano l'arte. Abbiamo già veduto come il chirurgo specialista nella cura delle ferite, Arcagato, venuto a professare l'arte sanitaria, nella grande città, si stabilisse in una contradaspeciale, ossia nel compilo dogli Acilii. Diciamo ora che questa voce in dialetto ionico suona medicare oocsopat o oauo^xi e dall'esercizio della medicina la gente Mania prese il soprannome di Acilia. È probabile che anche la contrada suddetta prendesse il nome dalla gente Acilia che ivi dimorava, ovvero dall'esercizio ivi praticato di cose riguardanti la salute pubblica. In essa non si sa per quali impegni e favori il figlio di Lisania stabilì la sua bottega « tabernam in compito Acilio ». Queste botteghe che più decorosamente potremo chiamare luoghi di recapito, o luoghi ove si preparavano medicinali, ovvero aperti a cliniche consultazioni, sono quelle stesse in cui, come dice Plinio, si apprestavano a pagamento rimedi e si davano consigli dai medici che quivi teneano stanza in attesa di clienti. Questo quanto al particolare esercizio; mentre quanto concerne la medicina pubblica e l'igiene delle popolazioni n'era mantenuto il prestigio religioso
mfin dai tempi di Esculapio, di cui in appresso. In prova di questo giova ripetere la frase di Plinio che attribuisce alla frode degli uomini e degli ingegni l'aver stabilito quelle officine ove a ciascun uomo si promette la vita mediante prezzo « ofiicinas inve-
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