Storia della medicina in Roma di Giuseppe Pinto
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« nere istas, in quibits sua cuique homini venalis promittitur « vita ».
Non furono certamente gran che differenti dalla taberna ove Arcagato si ebbe seggio con le sue specialità vulnerarie, le officine erette da quanti altri medici venturieri, imitando l'esempio del suddetto, vennero in Roma a far vergognoso traffico dell'arte.
E come vedremo in seguito anche i più rinomati non si distinsero gran fatto né per disinteresse nè per onoratezza, giacché fu loro divisa inseparabile la venalità più ributtante, scusabile, del resto, sotto qualche riguardo. Roma avida, fortunata e depredatrice, profittando di sua vittoriosa potenza, avea tolto ai Greci tutto. Atene, Corinto, Tebe, la Macedonia, l'Etolia, l'Acaja ridotte a servitù erano state spogliate di tutto, e ai vinti non restava altro che espatriare e cercare fortuna laddove erano sorti a grandezza a prezzo dell'altrui rovina. E sono di parere che Catone non avesse tutto il torto se recriminava tanto contro i Greci e consigliava al figlio di non fidarsene dicendo che essi avevano giurato resterminio dei barbari oppressori colla lóro medicina « jurarunt inter se barbaros necare omnes medicina ». E ciò veramente mantennero, imperocché, secondo 1' autore di cui fin qui ci siamo valsi, i Greci non solo aprirono in Roma le loro officine, ma mercanteggiarono la vita dei clienti (prova sieno i lauti stipendi di cui cominciarono a godere nell'epoca della corruttela imperiale) dando consigli, e fornendo formole e combinazioni medicamentose spacciate originarie dell'Asia, dell'Arabia e del Mar Rosso, ma costituite invece da misteriose miscele « compositiones et mixturae inexplicabiles ». Con tali arti rendeano nullo il soverchio rigore dei Padri Coscritti impensieriti da tanto flagello, e trovavano fede in molti cittadini romani inconsapevoli che i Greci per desìo di vendetta miravano colle loro arti ad ottenere, ciò che avvenne, la vittoria inorale su i loro vincitori. Onde Plinio esclama: « vincendo vieti sumus ».
Vedremo in seguito cosa fosse questa medicina romana, quali medici esistessero nella metropoli dell'universo, e come e a chi fosse affidato l'esercizio di quest' arte strettamente necessaria, specialmente presso un popolo esposto ai pericoli e disagi d'una
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