Storia della medicina in Roma di Giuseppe Pinto

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      il Circo massimo, il Campidoglio, il prosciugamento della palude Velabra e la Cloaca massima in stile etrusco, impiegandovi artefici etruschi « fabris undique ex Etruria accitis ». Gran protettore delle arti e degli artisti, furono a lui compagni nella venuta a Roma, un Cleofanto Corinzio pittore di bella fama, Eu-chira ed Eugrammo valentissimi lavoratori in plastica. Sembra anche aver egli introdotto ottime modificazioni nelle leggi, nella magistratura e neirAruspicina degli Etruschi in cui si contenevano tante norme di salute privata e pubblica. Però tra le arti si dubita che amasse punto o poco la medicina, se, come afferma il Petrarca O), questo Re si mostrò poco benevolo verso i medici. « Cosa veramente meravigliosa e incredibile è il vedere costoro per siffatto modo aggirarsi nelle nostre città, uè trovarsi ai di nostri principe alcuno che seguendo l'esempio di Tarquinio Prisco reprima la loro temerità, sostenga i privilegi dei nobili e con opportuna legge all'audacia di questi operai sappia por freno. » Io non so veramente da quali documenti storici il cantore di madonna Laura abbia desunto quanto egli afferma di Tarquinio. Ho voluto però citare le sue parole poiché vorsatissimo quale egli era nella latina letteratura, merita notevole considerazione.
      IV. Sotto Servio Tullio (2), che estese molto le conquiste nel cuore dell'Etruria, guerreggiando con prospero successo contro i Vejenti, Tarquiniesi e Ceretani, avveniva un altro fatto importantissimo. Le colonie greche del mezzogiorno crescevano in rinomanza letteraria e filosofica. Locri, Crotone, Taranto, fondate all'epoca di Numa, erano già grandi centri di civiltà e di coltura. Ferecide, filosofo greco, maestro di Pitagora insegnava teologia e cosmogonia (3).
      Durante quest'epoca d'incremento delle colonie della Magna Grecia e più probabilmente sotto il Prisco Tarquinio, come se-
      fi) Petrarca — De Senilibus; Lett. ni, lib. v. Volgarizzamento di Giuseppe Fracassetti. Firenze, Lemonnicr, 1869.
      (2) Dionisio — in, 42.
      (3) CiceroneTuscul; i, JG. De Divinatane; i, 50.
      Diogene Laerzio — i, 116,


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Storia della medicina in Roma
Al tempo dei Re e della Repubblica
di Giuseppe Pinto
Tipografia Artero e Comp.
1879 pagine 434

   

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