Storia della medicina in Roma di Giuseppe Pinto

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      E tutti gli storici convengono nell'attribuire al medesimo autore una commedia che dal nome del protagonista aveva per titolo: « Meclicus ». Di essa si conservano solamente i tre seguenti versi:
      In conspieillo adservabam: pallium obscrvabamFarasitum cum virgis cacsum radi potest
      Domi reliqui exoletam virgincm.
      Leggesi r\e\Y Aulular ia W:
      plus jam medico mercede opus est.
      Nei Captivi si parla due volte di un medico Menarco commerciante di schiavi.
      Meclicus Menarchus emit ibidem in Alide
      Sed is privatala servitutem servit ilici, an publicam !
      Privatam medici Monarchi.
      Nei Menemmi 13):
      Ibo, atque arccssam medicmn jam, quantum potestLumbi sedendo, oculi spectando dolent
      Manendo mcdicum, dum se ex opere recipiat
      .............mine cogitoUtrnm me dicam ducere medicum an fabrum
      Socer et medicus me insanire dicebant.
      Nell'atto quinto di questa commedia Plauto tra i personaggi introduce un medico che parla nella scena quarta e nella quinta molto a lungo. E questa scena č talmente interessante che sarą bene parlarne diffusamente.
      (1) Aulularia; Atto in, scena n, vers. 35.
      (2) Captivi; Atto n, scena ii, vers 85, Prolog., vers. 2G.
      (3) Menaechmi ; Atto v, scena n, vers. 122.


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Storia della medicina in Roma
Al tempo dei Re e della Repubblica
di Giuseppe Pinto
Tipografia Artero e Comp.
1879 pagine 434

   

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