Storia della medicina in Roma di Giuseppe Pinto

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      commedie, anzi di più, uno di loro nel porre ad una commedia il titolo di medieus, danno prova sufficiente dell'esistenza di medici in Roma. Tralascio di citare le testimonianze di Ovidio e Catullo, come più recenti e troppo prossimi all'epoca imi eriale, ma non posso passare sotto silenzio le parole di Cicerone, di colui che chiamò la medicina arte onesta, e ordine la classe dei medici; e sempre ne parlò con grande rispetto in molti luoghi delle sue opere.
      Nel suo libro De Divinalione dove tratta specialmente della medicina, dice come i medici, i conduttori di navi, gli agricoltori possano presentire molte cose, ma questo loro presentimento non deve chiamarsi predizione « multa medici, multa gubernatores, « agricolae et multa praesentiunt sed nullam eorum divinationem « voco » (*). E seguendo altrove la medesima idea accenna come anche le arti, tra le (piali la medicina, abbiano bisogno di un non so che d* intuitivo e profetico a seconda delle professioni che si esercitano. Dice a tal'uopo come per curare gli infermi debbansi chiamare non i vati, i ciarlatani, ma solamente i medici « ad ae^ros non vates aut ariolos sed medicos debemus adducere » Nò tralascia di fare una opportuna distinzione anche tra l'officio ed il fine che si prescrive il medico « ut medici officium dieimus esse curare ad sanandum apposite; finem sanare « curatione » (3). Ed emette varii altri criterii sui medici, sul loro esercizio e anche sulle loro convenienze, e quel che è più sulla nobiltà ecl onestà intrinseca della loro professione H). « Quibus « autem artibus aut prudentia major inest, aut non medioeris « utilitas quaeritur, ut Medicina, ut architectura, ut doctrina rerum honestarum, hae sunt iis quorum ordini cònveniunt lionestae ».
      Ma torniamo a Plauto come autore che può darci anche maggiori prove dell' esistenza dei medici. Coetaneo di Livio Andro-
      fi) Cicero — De Divinatone; Lib. i.
      (2) Cicero — Tusculanae; Lib. i.
      (3) Cicero — Rethor.; Lib. i.
      (4) Cicero — De Officiti; Lib. i, cap. 42.


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Storia della medicina in Roma
Al tempo dei Re e della Repubblica
di Giuseppe Pinto
Tipografia Artero e Comp.
1879 pagine 434

   

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