Storia della medicina in Roma di Giuseppe Pinto

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      nico, anteriore a quell'Ennio non ancora venuto dalla Sardegna in Roma con M. Porcio Catone, moriva l'anno di Roma 570, tredici anni prima della morte di Ennio, otto dopo la nascita di Terenzio, ventotto innanzi che questi facesse approvare dagli Edili la prima favola.
      IX. Plauto fa anche menzione di alcune tabernae medicinae o medicorum, luoghi di studio particolare, o recapito dove convenivano i medici. E che fossero luoghi di molta frequenza e pubblico convegno, come le attuali farmacie, è dimostrato dai seguenti versi dell'Anfitrione 0), nei quali il protagonista afferma eli non aver trovato Naucrate nei luoghi più frequentati della città fra quali enumera le tabernae medicinae:
      Naucratem quem convenire voliti in navi non eratNcque domi, neque in urbem inverno quemquam, qui illuni diderit
      Nani omneis plateas perreptavi, gymnasia et myropolia.
      Apud emporium, atque in macello, in palaestra, atque in foroIn Medie inis, in tonstrinis, apud omneis aedeis sacras.
      e da questi dell' Epidico (2):
      .....per omnem urbem quem stim defessus quaererePer Medicinas, per tonstrinas, in gymnasio, atque in foro, Per myropolia, et lanienas, circumque argentarias, Rogitando sum raucus factus, poene in cursu concicli.
      È chiaro dai due brani dell' Anfitrione e del V Epidico che queste tabernae medicinae erano luoghi frequentatissimi, ove molti convenivano per oziare e per parlare delle novelle del giorno ; ciò che egualmente avveniva nelle tonstrinae, o botteghe di barbiere, nelle argentario, nelle taberne myropolia chiamate latinamente da Svetonio tabernae unrjuentariae; e che i ginnasi, le palestre, il foro (Terenzio nel Formione) (3) non erano praticate meno
      (1) Ampliti.; Atto iv, scena i, vers. 1 e 5.
      (2) Epidicus; Atto n, scena 2, vers. 14.
      (3) Phonnio; Atto i, scena 2, vers. 39.


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Storia della medicina in Roma
Al tempo dei Re e della Repubblica
di Giuseppe Pinto
Tipografia Artero e Comp.
1879 pagine 434

   

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