Storia della medicina in Roma di Giuseppe Pinto

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      anche di servi che si ammalano, e, secondo il genere di malattia, indicò il modo di curarli, usando in specie il regime dietetico O) « quum servi aegrotarint, cibaria tanta non dare oportuisse ». Altro curioso ed inumano precetto è quello di consigliare la vendita di uno schiavo vecchio, o per malattia impotente a rendere servigi, dicendo che il colono deve disfarsene come di essere ormai inutile e improduttivo « servimi senem, servum morbosum, et si quid aliuel supersit vendat »: di che ò degnamente rimproverato da Plutarco.
      Nell'enumerare al villico le norme da seguire per ben amministrare l'azienda rustica gli inculca di attenersi sempre a quello che la saviezza del padrone e la propria esperienza gli insegnarono, e di non dare ascolto a quanto da persone estranee all'arte agricola o dagli impostori possa essergli suggerito. Ed in vero su tal proposito così si esprime: « Haruspicem, augurem, hariolum, « chaldaeum ne quem consulisse velit » (2\E passi per il vagabondo ciurmatore e per l'indovino caldeo; ma quanto all'aruspice e all'augure, giova osservare che il progresso delle idee e l'avanzarsi della civiltà aveano mosso il severo Censore, sebbene rigido osservatore delle prische usanze, a disprezzare quelle due caste che erano state sempre veneratissime
      nelle epoche a lui anteriori; e che se in seguito Cicerone non
      »
      poteva vedere un augure senza ridere, molto tempo prima Catone, augure anche egli, avea fatto tutto un fascio di quelle sacre magistrature unitamente agli impostori girovaghi di ogni risma.
      X. Ma il carattere della medicina catoniana, essenzialmente basata sulle cognizioni agricole, apparisce meglio quando Fautore prende a parlare con vivo interesse della cura delle malattie dei buoi, animali indispensabili alla coltura dei campi. Nell'esporre un catechismo al colono gli inculca sopratutto vivissimamente di aver cura dei buoi (3) « nihil est quod magis expediat quam
      (1) Cato — De Re Rustica; n.
      (2) Cato — v.
      (3) Cato — v, liv.


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Storia della medicina in Roma
Al tempo dei Re e della Repubblica
di Giuseppe Pinto
Tipografia Artero e Comp.
1879 pagine 434

   

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