Storia della medicina in Roma di Giuseppe Pinto

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      di coccodrillo ripieni d'incenso. « Canini ejus dentes febres statas arcent thure repleti (sunt enim cavi) ita ne diebus quinque « ab aegro cernatur qui adalligaverit ». Ed altrove dice recisamente come la vóce periodica data per aggiunto alle febbri, fosse adoperata dai Greci C1) « febribus sanare dicuntur quas Graeci « periodicas vocant ». Eziandio Mercuriale (2) interpretando il passo di Pesto e facendo commento alla significazione degli Stati Sacrifica dice come da Plinio, e non da Catone, tale epiteto fosse attribuito alle febbri periodiche ben differenti da quelle ragae di Cornelio Celso, le quali, per. non osservare alcuna forma regolare acces-sionale sono dai Greci dette 7:Xavy)Ta<;.
      Il silenzio assoluto di Catone sulle febbri periodiche o di malaria verrebbe a confortare moltissimo la mia opinione espressa altrove che non conoscessero alla sua epoca le febbri miasmatiche, ma se ne cominciasse a parlare poco dopo ; anche perchè le condizioni agricole e politiche non erano tali, all'epoca di Ca-tone, da permettere la diffusione in Roma e nell'Italia tutta del flagello miasmatico. Le molte selve e le terre coltivate dovunque dal cittadino e sua famiglia, che non potevano possedere allatto più vasta estensione di pochi jugeri assegnati per legge, tenevano lontano tutto ciò che di nocivo si appalesò in seguito per le cangiate condizioni politiche e sociali.
      L'inflessibile censore di cui ho fin qui discorse le molteplici cognizioni, compose anche un piccolo trattato di medicina, citato da Plinio. In esso dava precetti al figlio, servi e famigliari sul modo di conservare la salute e curare le malattie (3> « Profiteturque esse commentarium sibi, quo medeatur filio, servis, familiaribus, quem nos per genera usus sui differimus ». Egli secondo il medesimo Plinio, fu il primo e per lungo tempo il solo maestro di tutte le buone arti (4) « omnium bonarum artinnì magister ». La sua autorità fu tanta presso i Romani che
      (1) PlinioLib. xx, cap. 2.
      (2) Mercurialis Hieronymi — Yar lect.; Lib. v, cap. 2. Parigi, 1585.
      (3) PlinioLib. xxix, cap. 1.
      (4) PlinioLib. xxv, cap. 2.


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Storia della medicina in Roma
Al tempo dei Re e della Repubblica
di Giuseppe Pinto
Tipografia Artero e Comp.
1879 pagine 434

   

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