Storia della medicina in Roma di Giuseppe Pinto

Pagina (247/442)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

      — 245 —
      Erasistrato, anche egli empirico, mostrò invece ben poca fiducia nei rimedii. Preferiva ad essi il regime dietetico attribuendo, più che ad altro, la guarigione delle malattie alla riparatrice natura.
      Ambedue questi medici furono grandi anatomici. I loro molti seguaci si divisero in due campi: gli uni parteggiarono per l'umorismo assoluto esagerando moltissimo in filosofia e terapeutica; gli altri, componendo ciarlatanescamente rimedii rari, panacee ed antidoti, e dando origine, come semplici mestieranti, allo speci-ficisino e polifarmacismo, caddero nel più basso grado di cimmeria.
      Gli Erofilei ed Erasistratei che aveano alzato vessillo di diverso sistema, svisando i veri intendimenti degli Ippocrati della grande scuola di Coo, furono i primi a stabilirsi in Roma e aspargervi novità nella cura di malattie sì mediche che cliirur-
      ¦
      giche. Erofìlo, ma specialmente Erasistrato, fondando ogni loro studio suir anatomia, cui attesero per l'opportunità di sezionare condannati a morte che vivi erano dati nelle loro mani dai Re di Egitto, offrirono l'esempio, tante volte rinnovatosi nella storia della medicina, di demolire quanto innanzi a loro era stato fatto.
      Strabono attesta come Erasistrato, suo precettore e maestro, trattasse senza ricorrere al salasso tutte quelle malattie che jrresso (jli antichi erano curate con emissione di sangue^; come avesse abolito l'uso dei purganti e curasse i morbi con l'astinenza e con l'esercizio, parteggiando unicamente pei rimedii esterni, ossieno fomenti, cataplasmi, unzioni; e poi più semplici medicamenti (2).
      « Erofìlo che divise pienamente con Erasistrato la gloria dei grandi lavori anatomici, applicandosi specialmente agli studii ne-vrologici, fu in pratica assai diverso. Egli predilesse talmente la botanica medica che soleva ordinariamente dire che tutte le erbe, anche quelle che si calpestano come di niun conto, hanno grandissime proprietà speciali « nihil non herbarum vi offici
      (1) Galeno — De Venne sect. apiul Erasist; Cap. n, m, vili.
      (2) Celio Aureliano.
      (3) Plutarco — Sympos Decada iv, Quaest. 1.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

   

Storia della medicina in Roma
Al tempo dei Re e della Repubblica
di Giuseppe Pinto
Tipografia Artero e Comp.
1879 pagine 434

   

Pagina (247/442)






Erofilei Erasistratei Ippocrati Coo Roma Erasistrato Egitto Erasistrato Erasistrato Galeno Erasist Celio Aureliano Plutarco Decada Quaest Erasistrato