Storia della medicina in Roma di Giuseppe Pinto

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      nel medico curante Lisone che, come vedemmo, riconosceva trascurato, benché di valore. In alcune orazioni Cicerone parla di Cleofanto intemerato ed onesto medico, sebbene non godesse molta riputazione « medico ignobili sed spoetato nomine »; e di un Filippo medico del re Dejotaro t1). Per ultimo Cicerone (2> parla di un certo Glaucone o Glicone medico di Irzio Pansa che venuto in sospetto di avere avvelenato le ferite del suo cliente, fu messo in custodia fino a prova contraria. Glaucone era stato raccomandato a Cicerone dall' amico Bruto che chiamava quel medico modesto, frugale ed innocente del delitto che gli si attribuiva, non avendone utile alcuno a commetterlo; e fra gli altri titoli su cui poggia la raccomandazione, Bruto riconosce pur quello della parentela che Glaucone aveva con Achilleo amico di Cicerone e di Bruto stesso « Tibi Glaucoma medicum Pansae, qui sororem « Achilleos nostri in matrimonium habet, diligentissime commencio... praeterea est modestus homo et frugi: quem ne utilitas « quidem videatur impulsura fuisse ad facinus. Rogo te, et « quidem valde rogo, eripias eum ex custodia, conservesque ».
      Al contrario Cicerone, di Asclepiade come medico di vaglia non parla punto. Eppure l'Arpinate scrisse il dialogo sull'arte oratoria allorquando, come il Puccinotti 00 ingiustamente vuole, Asclepiade aveva raggiunto l'età di 49 anni, cioè nell'epoca di sua massima celebrità.
      Le opere di Asclepiade non sono giunte fino a noi; ed è sventura perchè, se non dal lato scientifico, da quello letterario dovevano essere pregevolissime. Certamente Asclepiade come retore dovè ben conoscere l'arte di insinuarsi nell'animo de' suoi fautori -mediante la bellezza, l'eleganza e la forbitezza dello stile. Anche Daniele Ledere ^ non rista dal deplorare la perdita dei libri scritti da quell'ardito innovatore, dicendo che se non ai medici dovevano riuscire molto gradevoli ai filosofi.
      (1) Cicero — Pro Aulo Cluentio.
      (2) Cicero — Pro Reg. Dejotaro.
      (3) Cicero — Brut, ad Cicer.; Epist. 8.
      (4) Pucci notti — Lib. ìv, cap. ìx, pag. GOL
      (5) LeclercStoria della medicina; Lib. iii.


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Storia della medicina in Roma
Al tempo dei Re e della Repubblica
di Giuseppe Pinto
Tipografia Artero e Comp.
1879 pagine 434

   

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