Storia della medicina in Roma di Giuseppe Pinto

Pagina (277/442)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

      — 275 —
      Vuoisi da alcuni che Asclepiade fosse l'inventore della laringotomia.
      Ala (inolio che può sembrare interessante, si riferisce ad alcuni schiarimenti ed osservazioni di lui sulle relazioni tra il respiro e il polso, le quali, a dir vero, più o meno distintamente, furono ammesse anche da Erasistrato e da Diosippo seguace d'Ippocrate, contemporaneo se non pure posteriore ad Erasistrato, ed autore di un libro sui caratteri e malattie del cuore.
      IX. Non ostante i lumi dati da Erasistrato, credeva ancora Asclepiade, essere i canali destri dei polmoni vere vene, non accorgendosi che erano arterie. L'avversione ai purganti era stata sentita antecedentemente dalFistesso Erasistrato. Ma mentre nelle altro malattie, seguendo il suo costume, raramente adoperava purganti, facevano grandissimo uso nelle catalessi e nelle paralisi, come attestano Celso, Plinio e Celio Aureliano. Egli che si mostrò, come si è detto, moderatore dell'uso di ricorrere al salasso, e che in taluni casi voleva affatto abolito, se ne fece generoso consigliere nientemeno che nell'epilessia e nei morbi conoulsiri.
      Quest'uomo venne ad acquistarsi sempre fama maggiore ed onori grandissimi in Roma, bene a ragione addivenuta per lui una seconda patria; tantoché scimmiottando Ippocrate, che come dicesi aveva ricusato gli inviti di Serse, ricusò di aderire agli inviti di Mitridate che lo chiamava nel Ponto / ove aveva già esercitato medicina. Al detto de'suoi Plutarchi, giunse con un suo speciale liquore sino a risuscitare un morto che era portato al sepolcro ! !
      Mori nonagenario per essere, secondo alcuni accidentalmente caduto da una scala (U, e secondo altri per essersi ostinato, fedele alla sua teoria, a non farsi salassare in una grave pneumonite. Comunque ciò sia, egli ebbe, come dicemmo, panegiristi e detrattori senza numero; e mentre Apulejo, Scribonio Largo e Sesto Empirico lo portano a cielo, chiamandolo il primo fra i medici; gravissimi autori da non cederla a chicchessia, quali Cornelio
      (1) Plinio — vii, 3G


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

   

Storia della medicina in Roma
Al tempo dei Re e della Repubblica
di Giuseppe Pinto
Tipografia Artero e Comp.
1879 pagine 434

   

Pagina (277/442)






Asclepiade Erasistrato Diosippo Ippocrate Erasistrato Erasistrato Asclepiade Fistesso Erasistrato Celso Plinio Celio Aureliano Roma Ippocrate Serse Mitridate Ponto Plutarchi Apulejo Scribonio Largo Sesto Empirico Cornelio Plinio