Storia della medicina in Roma di Giuseppe Pinto
iCelso, Plinio, Galeno e lo stesso metodico Celio Aureliano non nascondono il plagio, la millanteria, l'audacia nello curo, Io s])irito contraddittorio e la grande presunzione di Asclepiade.
Sebbene Cornelio Celso debba giustamente considerarsi sostenitore delle teorie eclettiche, poiché oltre alle innovazioni portate dai Greci, non dimenticò di valersi delle utili cognizioni dell'antica medicina igienica locale, pure egli si prolessò sempre seguace della scuola dei metodici, originata da Asclepiade o, per meglio dire, da Temisene suo discepolo. Ma la fede che ebbe in quella scuola, non l'obbligò a seguire ciecamente le dottrine di Asclepiade ed a professarsi caldo sostenitore di lui, sebbene ne parli in più luoghi con molto favore e \o chiami maestro di molte cose. « Asclepiades multarum rerum, quas ipsi seepti sumus, auctor « bonus » 0). E laddove dice che se è giusto di tributare il dovuto encomio ai lavori dei moderni, non è onesto che si tolga ai più antichi il primato di ogni 1 >ro studio e scoperta, Celso francamente la rilevare che Asclepiade considerato inventore del metodo delle frizioni, non fece che trattare diffusamente quanto da Ippocrate era stato in poche parole accennato e compreso. « Ncque dubitali potest, quin latina quidem, et dilucidine, ubi et « quomodo frictione utendum esset, Asclepiades praeceperit : nihil « tamen repererit, quod non a vetustissimo auctore Ilippocrate « paucis verbis comprehensuni sit »
Il giudizio di Plinio intorno Asclepiade non è, come vedemmo, molto favorevole. Ma poiché le manifestazioni d'un potente ingegno (piali esse sieno rivelano sempre la eletta loro origine, cosi Plinio è costretto a fare di lui qualche elogio. Lo chiama maestro nell'arte oratoria e di sottile ingegno: ma non cessa di asserire che Asclepiade improvvisamente si rivolse all'arte medica, siccome a cosa di miglior tornaconto per lui « liuic se repente convertit ». Soggiunge che Asclepiade dandosi alle sue speciali investigazioni, creò una medicina tutta filosofica e congetturale: e pur non conoscendo la vera arte e i veri rimedii, seppe ispirar fiducia pel
(1) Cornelio Celso — Lib. i\\ 0. (J) Cornelio Celso — Lib. n, 11.
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